La pandemia dà più tempo per le attività e la rendicontazione del 5 per 1000.

Come previsto dalla legge 27 2020 (conversione del decreto Cura Italia) e chiarito dalla circolare della Direzione Terzo Settore del Ministero del Lavoro, è possibile svolgere le attività correlate ai fondi del 5 per 1000 del 2017 non entro luglio-agosto 2020, come sarebbero i tempi standard della normativa, bensì entro il 31 ottobre 2020. Inoltre, solo per il 2020,  il rendiconto sull’utilizzo delle somme del 5 per mille va inviato entro 18 mesi dalla data di ricezione delle somme. Ferma restando la possibilità di accantonare le somme ricevute per progetti pluriennali, secondo quanto prevede il dpcm 23 aprile 2010.

Come chiarisce la circolare ministeriale, “possono essere considerate ammissibili ai fini della rendicontazione del contributo del cinque per mille, spese sostenute per far fronte all’emergenza sanitaria in corso solo se le stesse siano imputate ad attività rientranti nell’oggetto sociale e coerenti con le proprie finalità statutarie”.