La norma della manovra cha aumenta l’Ires sul terzo settore sarà “cambiata nel primo provvedimento utile” dal governo. Lo ha annunciato il vicepremier M5s Luigi Di Maio, in una dichiarazione. “Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato e ne è venuta fuori – ha ammesso Di Maio- una norma che punisce coloro che hanno sempre aiutato i più deboli. Non possiamo intervenire nella Legge di Bilancio perché si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l’impegno di modificarla nel primo provvedimento utile. Fon(te: agenzia Askanews)
La norma però, dice Di Maio, non verrà cambiata subito, per non rischiare di non approvare la Legge di Stabilita’ entro fine anno e quindi ricorrere all’esercizio provvisorio. E’ quindi pressochè certo che il testo della Legge di Stabilità, che presumibilmente verrà approvato in via definitiva entro sabato 29 dicembre, ancora contenga l’aumento dell’Ires.
Sul tema interviene anche il presidente del consiglio Giuseppe Conte che promette che la norma verrà ricalibrata.
Il vicepremier Matteo Salvini ha invece dichiarato: «Dopo aver incontrato e ascoltato tanti presidenti ed associazioni, garantisco l’impegno del governo ad intervenire per aiutare le tante associazioni di volontariato che utilizzano solo a scopi sociali i loro fondi, ci sarà invece massimo rigore con i “furbetti” che fanno altro».
Anche Uneba nei giorni scorsi ha fatto sentire con forza la sua voce critica verso il provvedimento all’interno della Legge di Stabilità che prevede di cancellare per enti e gli istituti di assistenza sociale, le società di muto soccorso, le ONLUS, gli enti ospedalieri, di assistenza e beneficenza, a precise condizioni, il dimezzamento dell’IRES dal 24 per cento al 12 per cento sulla categoria di redditi commerciali sottoposti a tassazione, ivi compresa la tassazione deii redditi dei fabbricati istituzionali. Eliminare questa agevolazione può costare anche 10.000 euro l’anno a un ente.
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