Presidente Meloni, dal decreto legato alla legge Anziani ci aspettavamo di più.
Le persone non autosufficienti e le loro famiglie hanno bisogno di uno scatto in più: nelle norme, prima ancora che nelle risorse.
E’ con questo spirito che Uneba sottoscrive la lettera aperta al presidente del consiglio Giorgia Meloni del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, di cui facciamo parte, e che raccoglie la gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte
nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti in Italia.
Appare “poco definito” in alcune parti, sottolinea il Patto nella lettera, lo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge delega, approvato dal Governo.
“Auspichiamo che il Governo possa compiere una revisione del decreto perché sia in linea con le previsioni più innovative della legge-delega”, scrive il Patto. C’è infatti un percorso da compiere, prima della definitiva approvazione del provvedimento.
La revisione che il Patto chiede si riferisce soprattutto a tre ambiti: riforma dell’assistenza domiciliare, nuovi criteri e requisiti per migliori strutture residenziali per anziani, prestazione universale per la non autosufficienza.
Il Patto continua a esprimere la propria disponibilità a collaborare per l’attuazione della riforma della non autosufficienza, necessaria ed urgente.
Uneba, per parte sua, dopo aver analizzato il decreto anche nella sua Commissione Anziani, aggiunge un tema: la necessità di un intervento per rispondere alla carenza di professionisti per il settore sociosanitario. Un primo fondamentale passo sarebbe l’introduzione della figura dell’operatore sociosanitario con formazione complementare, che Uneba da tempo sostiene.
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