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Coop San Bernardo, assistenza domiciliare e presenza internazionale

Giuseppe Natale, direttore generale della cooperativa San Bernardo, componente del consiglio direttivo Uneba Puglia
Giuseppe Natale, direttore generale della cooperativa San Bernardo, componente del consiglio direttivo Uneba Puglia

Assistenza domiciliare, integrazione lavorativa di uomini e donne autistici e missioni sanitarie in Africa sono alcuni dei fiori all’occhiello della cooperativa San Bernardo di Latiano (Brindisi), nuovo associato Uneba Puglia.

Giuseppe Natale, direttore generale della cooperativa, è anche componente del direttivo Uneba Puglia eletto dall’assemblea del 27 giugno 2025. “L’elezione è stata un momento carico di significato, non tanto per me personalmente, ma per tutta la nostra cooperativa”, commenta Natale.

Cooperativa San Bernardo si occupa principalmente di assistenza domiciliare, ma gestisce anche altri servizi alla persona per conto di enti pubblici e poliambulatori per servizi di sanità privata.Ha un bilancio attorno ai 20 milioni di euro e circa 700 tra dipendenti e collaboratori. A buona parte di essi applica il contratto di lavoro Uneba.
Da anni chiude i bilanci in attivo e sceglie di destinarne una quota ad opere di carità.

Giuseppe Natale durante la missione umanitaria
Giuseppe Natale durante la missione umanitaria

LE MISSIONI UMANITARIE – A settembre 2024 la coop San Bernardo ha svolto una missione umanitaria in Madagascar, organizzata in collaborazione con VPS Media, il Vaticano, l’ASL di Brindisi e la Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia. Medici e infermieri della San Bernardo, oltre a portare in dono materiale scolastico e sanitario, hanno effettuato visite e screening (soprattutto ginecologici e nefrologici) e proposto modelli assistenziali alternativi.
Tra febbraio e marzo 2025 la cooperativa San Bernardo ha svolto una missione in Tanzania, in collaborazione con la Cooperativa Il Giglio, il Centro medico-diagnostico e fisioterapico IGEA, diverse istituzioni locali e alcuni partner privati. “Durante la missione – spiega Natale – abbiamo prestato assistenza sanitaria in orfanotrofi, villaggi Masai, ospedali e dispensari, portando con noi tecnologie avanzate: ecografi wireless, otoscopi digitali, elettrocardiografi, software di intelligenza artificiale, traduttori simultanei, strumenti diagnostici e chirurgici. Grazie a questa strumentazione, abbiamo potuto inviare esami e immagini in Italia, ottenendo consulti rapidi da specialisti in diverse discipline”. Entrambe le missioni sono state svolte in collaborazione con Ripartiamo aps.

La prossima missione sarà a settembre 2025  in Peru, nella diocesi di Chiclayo di cui fu vescovo Papa Leone XIV.

LE ORECCHIETTE PUGLIESI ALL’ONU – La cooperativa San Bernardo è partner di “Le Orecchiette che Vorrei” progetto, nato dalla Yuri Benefit Corporation, che mira a creare ad Ostuni un laboratorio terapeutico abilitativo dove ragazzi con autismo imparano a fare la pasta fresca, e in particolare le tipiche orecchiette pugliesi. Natale ha partecipato a New York alla 18ª Conferenza annuale degli Stati Parte della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (COSP), svoltasi al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York. Nell’occasione due ragazzi del laboratorio di Ostuni hanno preparato le orecchiette nel Palazzo di Vetro.

ESPORTARE BUONE PRATICHE NELL’ASSISTENZA DOMICILIARE – Il 3 dicembre 2024, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, la cooperativa San Bernardo ha presentato i propri servizi di assistenza domiciliare alle persone con disabilità al Parlamento Europeo.
Inoltre, aggiunge Natale, “All’inizio del 2025 abbiamo avuto l’opportunità di presentare negli Stati Uniti un modello di assistenza domiciliare innovativo, basato su efficienza operativa, umanità nell’approccio e sostenibilità economica. Ci sono partner americani interessati a replicare l’esperienza italiana nei propri contesti.
In questa missione sono stati coinvolti esperti, volontari e operatori della cooperativa, e insieme abbiamo dimostrato che il modello italiano di assistenza domiciliare può essere esportato e adattato per rispondere non solo ai bisogni sanitari delle persone fragili, ma anche a emergenze sociali gravi come la tossicodipendenza”.

SOCIALE, SANITARIO E TECNOLOGIA – A Natale abbiamo chiesto anche il suo punto di vista sulle difficoltà, che da tempo Uneba segnala, del settore sociosanitario, e sulle possibili vie d’uscita.  “Ecco le direttrici – dice Natale – su cui, secondo me, dobbiamo agire:
1. Investire seriamente nel capitale umano
2. Semplificare le procedure per chi fa cooperazione sul campo
3. Portare l’assistenza a casa delle persone
Noi lo dimostriamo ogni giorno con il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI): si può curare bene anche fuori dalle corsie.
4. Integrare sociale, sanitario e tecnologia
Non dobbiamo avere paura dell’innovazione. Noi stiamo sperimentando con successo l’intelligenza artificiale e la telemedicina nelle missioni internazionali e nel lavoro quotidiano. Ma serve una governance nazionale che regoli e incoraggi queste esperienze, senza ostacolarle.
5. Ascoltare di più chi lavora sul campo”

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I commenti dei lettori sono benvenuti. Dopo un rapido controllo, li pubblicheremo tutti, tranne quelli che contengono insulti o non hanno a che fare con Uneba. Uneba non può prendersi l’impegno di rispondere a tutti i commenti.

Agli enti in regola con la quota di adesione all’Uneba offriamo un servizio di assistenza gratuita sull’applicazione del contratto Uneba: è necessario inviare il proprio quesito a sail@uneba.org. Come da Regolamento Uneba, non sarà data risposta a quesiti provenienti da singoli lavoratori.

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