Le novità della Riforma del Terzo Settore con la sua Cabina di Regia e l’ipotesi di forme di contratto unico del Terzo Settore sono stati tra i temi del convegno “Il terzo settore tra sfide e opportunità – Il ruolo della contrattazione” organizzato giovedì 4 aprile dalla Cisl Fp nella sede del Cnel a Roma.
Uneba è stata invitata a partecipare, e lo ha fatto con Ernesto Burattin, capo delegazione di Uneba per le trattative sul contratto nazionale Uneba.
IMPRESA SOCIALE E ATTIVITA’ SECONDARIE DEGLI ETS
Dopo i saluti iniziali di Tiziano Treu, presidente del Cnel, Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, al convegno ha presentato le ultime novità della Riforma del Terzo Settore,e in particolare i decreti, approvati in forma di bozza non definitiva su:
- articolo 6 del Codice del Terzo Settore, quello che disciplina le attività strumentali e secondarie che gli ETS possono svolgere
- bilancio sociale
Tanto la possibilità di svolgere “attività strumentali e secondarie” quanto quella di trasformarsi in impresa sociale (entro il 3 agosto 2019) sono opportunità cui gli enti Uneba guardano con interesse, ha chiosato Burattin.
E la Riforma del Terzo Settore – ha detto nella sua relazione introduttiva al convegno Franco Berardi, segretario generale Cisl Fp – “pone le condizioni per incentivare il passaggio da una partecipazione sulla carta ad una vera partecipazione gestionale ed organizzativa”.
LA PROPOSTA CISL FP: CONTRATTO UNICO DEL TERZO SETTORE
“Oggi – ha aggiunto Berardi nella parte conclusiva della sua relazione – abbiamo servizi in risposta ai bisogni dei cittadini che (…) costituiscono un valore, in alcuni casi anche un’eccellenza riconosciuta. Resta da costruire un sistema normativo e contrattuale che sia teso in maniera coerente a premiare l’eccellenza e a sostenere il raggiungimento dell’eccellenza da parte di tutti i soggetti coinvolti, che non abbia ‘buchi’ nei quali non vince chi investe nella qualità ma al contrario chi disinveste”. Proprio per questo, conclude il segretario Cisl, “noi proponiamo e riteniamo che sia interesse di tutti andare nella direzione di unificare i contratti di lavoro” nel Terzo Settore.
(foto da www.anpas.org)
UNEBA: SUSSIDIARIETA’ E FLESSIBILITÀ’ PER I SERVIZI ALLA PERSONA
Nel presentare Uneba e la multiforme attività dei suoi associati, diversi per dimensione, tipo di servizi, contesto regionale, Burattin ha evidenziato che le attività di Uneba, incentrate sul servizio alla persona, hanno particolarmente necessità di non essere sclerotizzate in norme contrattuali, bensì trovare flessibilità: fondamentale è l’autonomia del lavoratore, a partire, ad esempio, da quello impegnato nel servizio domiciliare.
In merito al possibile contratto nazionale del Terzo Settore, istituirlo – ha evidenziato Burattin nel suo intervento al Cnel- richiederebbe una serie di riallineamenti retributivi e normativi tra i diversi contratti (tra cui quello Uneba) attualmente vigenti. Ma questo percorso, seppur tortuoso, non è un impraticabile.
Una riflessione va fatta, ha aggiunto poi Burattin, sull’impostazione stessa del contratto nazionale, che prende su di sé non solo le funzioni di programmazione e controllo, ma anche quello di gestione e organizzazione.
Un contratto nazionale del Terzo Settore che però demandi al secondo livello (regionale) le funzioni di organizzazione, ha concluso Burattin, permetterebbe di realizzare anche nel contratto la sussidiarietà e adattarsi alle diverse esigenze di flessibilità. Ma per arrivare a questo traguardo serve formazione, anche per i datori di lavoro e per le organizzazioni sindacali.
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