Si è concluso con un verbale di mancato accordo l’incontro di mercoledì 22 maggio presso il Ministero del Lavoro, nell’ambito della procedura di conciliazione per lo stato di agitazione proclamato dai sindacati firmatari del contratto Uneba.
Questo risultato è ben lontano dal rappresentare l’impegno che è stato profuso da Uneba per la trattativa di rinnovo del Contratto nazionale.
Nel corso del primo incontro al Ministero del Lavoro, avvenuto il 18 aprile, le parti si erano impegnate a continuare la trattativa fissando le date del 15 maggio e del 21 maggio per garantire gli approfondimenti sulle tematiche oggetto della conciliazione.
In questi appuntamenti era stata dimostrata la buona disponibilità di Uneba nel trovare soluzioni che potessero essere rispondenti alle richieste sindacali e nel contempo garantire la sostenibilità economica degli Enti.
Le proposte di Uneba
Anche nell’incontro del 22 maggio Uneba ha riaffermato la propria volontà a continuare il confronto, con la rinnovata disponibilità a concordare un fitto calendario di incontri volto a giungere entro l’anno ad un rinnovo del CCNL, che affronti sia i temi presentati nella piattaforma dalle OO.SS. che quelli evidenziati dalla nostra delegazione, quali un potenziamento della contrattazione di secondo livello, la valorizzazione di forme di welfare contrattuale a partire dalla previdenza integrativa, la revisione dell’articolato per tenere conto dei cambiamenti legislativi e delle evoluzioni in corso nel nostro settore, la rimodulazione di alcuni istituti contrattuali per ridurre le distanze dagli altri CCNL del comparto socio assistenziale.
Consapevoli dell’intensità del lavoro richiesto, anche nella giornata di oggi abbiamo riaffermato la disponibilità ad erogare un acconto sui futuri incrementi salariali pari ad € 50,00 parametrato al livello 4°S (a titolo esemplificativo su base annua per il 4°S ammontano ad € 700,00 e per il 3°S ad € 890,00), per dare un primo riscontro economico ai lavoratori. Tutto ciò in attesa di poter giungere ad una positiva conclusione del confronto sindacale volto al rinnovo di un CCNL che, come da desiderata sindacale, ci siamo resi disponibili a concordare per il periodo 2020-2025.
Rammarico per le posizioni dei sindacati
Purtroppo, abbiamo dovuto riscontrare una posizione di intransigenza da parte delle organizzazioni sindacali che, oltre a ribadire la volontà di continuare lo stato di agitazione, hanno declinato nel contempo tutte le disponibilità prospettate da Uneba, ivi comprese quelle dell’erogazione dell’acconto e la richiesta di congelamento della procedura di conciliazione presso il Ministero del Lavoro.
Ribadendo la disponibilità al confronto, Uneba ha espresso rammarico per la posizione sindacale di diniego rispetto alle proposte presentate.
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