“Di fronte a vastità e rapidità dei tagli (30 milioni fondo sanitario nazionale, 2,5 miliardi di fondo sociale, 800 mila euro di fondo per la non autosufficienza) il pubblico non ce la fa più a mantenere precedenti livelli di assistenza. E’ inevitabile che si intacchino i servizi. Ma non vuol dire che… non ci possiamo più permettere il welfare! Il mercato non è in grado, oggi più che mai, di regolare da solo la vita sociale”.
E’ il punto di partenza di Fosco Foglietta, presidente di Cup2000, intervenuto nella mattina di venerdì 26 ottobre al congresso nazionale Uneba.
“Uneba allo specchio” il titolo della sua relazione, che si è nutrita, in realtà, soprattutto di prospettive e provocazioni sul passaggio da welfare state a welfare community.
A partire dalla definizione dei Liveas (Livelli essenziali di assistenza sociale): cosa sono, o meglio, cosa possono essere? Quali potranno, realisticamente, essere davvero esigibili?
Di fronte alla difficile situazione economica, Foglietta ha sottolineato la necessità di “intercettare, entro l’area della gestione dei servizi, altre risorse, meno professionali, meno onerose, ma disponibili ad entrare ‘strutturalmente’ in circolo nel sistema. Parliamo del volontariato familiare e associativo”. Un volontariato che deve diventare una forza trainante per cambiare il modo di funzionare delle istituzioni.
E’ così in Uneba? E di che tipo e di che grado è la libertà di azione degli enti Uneba rispetto alle istituzioni pubbiche che rappresentano, spesso, anche i principali finanziatori?
Foglietta ha anche portato alcune proposte per le nuove regole del gioco, quello in cui anche il volontariato è organicamente protagonista della gestione del sistema. D’altra parte, è necessaria anche una maturazione culturale del volontariato: Uneba può farsi carico di promuoverlo?
Trovate qui sotto o qui le slide proposte da Foglietta, che ripropongono praticamente per intero il testo del suo intervento.
Mettiamo invece a disposizione nella parte riservata del sito i primi dati, proposti da Foglietta, tratti dal questionario somministrato agli enti Uneba di tutta Italia in vista del congresso: è anche questo lo “specchio” a cui Uneba si guarda.
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