Il primo giorno del Congresso Uneba 2017, dopo la relazione del presidente Maurizio Giordano, è stato dedicato all’analisi del percorso compiuto da Uneba dall’ultimo Congresso nel 2012, e al percorso da compiere in futuro.
Uneba dal congresso 2012 a oggi si è sviluppata positivamente, ha sottolineato il segretario generale Luciano Conforti: in cinque anni gli associati sono aumentati di 120 unità, quindi circa del 15%.
Tra i punti positivi del quinquennio, Conforti cita anche le relazioni sindacali, anche in ragione dello sforzo sostenuto dagli enti Uneba per preservare l’occupazione anche nel corso della grande crisi economica.
Tra le aree di miglioramento, la presenza di Uneba nel Sud Italia, fin qui carente.
Il tesoriere Alessandro Baccelli ha riepilogato in sintesi la serena situazione economica di Uneba, con la crescita nel quinquennio del valore delle attività di Uneba. L’aumento degli associati ha portato a maggiori entrate, mentre la quota nazionale di adesione a Uneba è rimasta invariata nel periodo.
La presidente del collegio dei revisori dei conti Patrizia Scalabrin ha anzitutto reso omaggio alla memoria di Stefano Sappa, e poi sviluppato la sua relazione a partire da queste slide.
La successiva parte del pomeriggio è stata dedicata al dibattito su identità e sfide per Uneba, anche alla luce della Riforma del Terzo Settore, con gli interventi di Daniele Donzelli (Lombardia), Luca Degani (Lombardia), Ernesto Burattin (Veneto), Andrea Blandi (Toscana),Giuseppe Grigoni (Liguria), Severino Cantamessa (Piemonte), Alberto Fantuzzo (Veneto).
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