Il mondo del non profit può giocare un ruolo fondamentale nel ridisegnare il sistema di welfare.
Lo ha ricordato al mondo Uneba Gian Paolo Barbetta, professore di economia all’Università Cattolica di Milano, intervenendo, all’interno del congresso nazionale Uneba, al convegno di venerdì 26 ottobre.
“Welfare di comunità: ruolo, valori e prospettive del Terzo Settore” il titolo del suo intervento: qui sotto oppure qui le slide.
Barbetta ha ripercorso come si è arrivati alla situazione attuale del welfare e quali sono i suoi punti deboli, come la prevalenza di un welfare risarcitorio su un welfare che ridà autonomia (empowerment), il peso degli standard imposti, che puo’ portare alla burocratizzazione dello welfare, e i limiti della gestione regionale: “più che regionale, il nostro sistema di welfare mi sembra anarchico”, ha detto Barbetta.
Che ha poi evidenziato anche la necessità di meccanismi di coordinamento più centrati sugli obbiettivi e di valutazioni anche dell’efficacia degli interventi.
In chiusura, Barbetta ha evidenziato come il non profit può avere un ruolo fondamentale nel ridisegnare il welfare: può più agevolmente sperimentare innovazioni (introdurre innovazioni fu, del resto, la sua originaria natura), è più a diretto contatto con i bisogni, può mobilitare risorse umane e risorse economiche. Infine, Barbetta ha invitato a guardare con attenzione alle esperienze di creazione di servizi a basso costo con domanda pagante.
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