Da una parte il ministero della Sanità aggiorna i Lea, da un’altra le strutture accreditate col Servizio sanitario assistono persone che le Asp non possono accogliere, da un’altra ancora la Regione Calabria non prevede adeguata copertura finanziaria delle prestazioni rispondenti all’effettivo fabbisogno della popolazione.
Ecco perché Uneba Calabria e le altre associazioni di categoria Aiop, Anaste, Aris, Aidae e Crea chiedono la revoca del decreto del commissario ad acta numero 4 del 7 gennaio 2020, per la definizione dei livelli massimi di finanziamento alle Aziende sanitarie provinciali per l’acquisto di prestazioni di assistenza riabilitativa psichiatrica, di assistenza sanitaria e socio-sanitaria e di assistenza riabilitativa extra – ospedaliera estensiva, ambulatoriale e domiciliare con oneri a carico del Servizio sanitario regionale per l’anno 2020.
Leggi la nota di Uneba Calabria e delle altre associazioni nota rivolta al commissario alla Sanità calabrese, Saverio Cotticelli, e al subcommissario Maria Crocco ed inviata anche ai Sindacati perchè ogni riduzione del volume delle prestazioni contrattualizzate andrà ad “incidere direttamente sugli operatori, determinando un esubero di unità e, conseguentemente, il licenziamento del personale non necessario”.
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