Servizi per gli anziani non autosufficienti in Veneto: ecco alcune proposte di Uneba Veneto alla Regione Veneto.
Con la dgr 158 del 24 febbraio 2023, la giunta della Regione Veneto ha costituito il Tavolo interistituzionale per l’area anziani non autosufficienti, invitando a farne parte anche le associazioni degli enti gestori tra cui Uneba Veneto.
Tra i temi che il Tavolo deve affrontare, l’aggiornamento e revisione degli standard assistenziali vigenti, la definizione di criteri per la valorizzazione del case-mix assistenziale e introduzione della budgetizzazione delle presenze.
Su questi temi, ecco una sintesi delle proposte che Uneba Veneto ha presentato alla Regione. Molte di queste proposte sono frutto della collaborazione con Uripa, o sono state avanzate da Uripa e poi raccolte da Uneba Veneto.
Revisione degli standard assistenziali – Carenza di personale
Facilitare l’ingresso di personale straniero
Formare OSS con formazione complementare
Avviare percorsi formativi facilitati (badanti, operatori generici di assistenza, ASA etc.) per stranieri o persone oggi fuori dal mercato del lavoro poterli inserire nei centri servizi
Maggiore utilizzo della tecnologia: cartella socio-sanitaria informatizzata, fascicolo sanitario elettronico, robot per l’automazione della preparazione dei farmaci solidi orali, telemedicina, teleconsulto…
Case mix
Disporre del Case Mix, cioè di una tariffazione che cambia in base alla gravità degli anziani assistiti.
Aggregare i profili SVAMA in tre macro aree.
Per la macro area degli anziani con elevato fabbisogno sanitario, mettere a carico del Fondo Sanitario alcune prestazioni che tengano conto del “carico sanitario” che questa tipologia di ospite comporta, e quindi così avere un riconoscimento economico per gli enti
Per la macro area degli anziani con disturbi comportamentali, prevedere una maggiorazione da 4 a 13 euro per giorno di presenza, più alta se maggiori sono le presenze di anziani con disturbi comportamentali nel centro servizi.
Finanziamento a budget
Prevedere somma massima fissa di risorse finanziarie per singolo ente in base al numero e alla al profilo delle persone non autosufficienti da assistere.
Premiare chi lavora meglio – Monitorare e valutare la qualità dell’assistenza per garantire l’efficacia e l’efficienza dell’utilizzo delle risorse finanziarie.
Introdurre incentivi straordinari per risultati misurabili, ad esempio:
- presenze di ospiti più gravi
- salute e benessere degli utenti
- gestione delle cronicità
- riduzione eventi avversi
- adozione di best practice
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