RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA E DECRETO AIUTI TER, UNEBA INCALZA LA POLITICA
“Presenteremo proposte di emendamento al decreto Aiuti Ter: metteremo così alla prova le dichiarazioni di grande disponibilità raccolte dai partiti”, dice il presidente Massi.
“Interventi sono necessari”, conferma mons.Angelelli (Cei)
PESARO – Si è aperto con un momento di raccoglimento in omaggio alle vittime dell’alluvione che ha colpito le province di Pesaro-Urbino e Ancona a settembre “L’innovazione al servizio delle fragilità”, convegno nazionale Uneba, a Pesaro.
Il presidente nazionale Uneba Franco Massi, nel suo intervento di apertura, si è rivolto alla politica, e alle misure per il settore sociosanitario in arrivo.
“Le commissioni Giuridica e Fiscale di Uneba – ha detto Massi – stanno preparando delle proposte di emendamenti al Decreto legge Aiuti Ter, che presenteremo alle commissioni parlamentari. Metteremo così alla prova le dichiarazioni di grande disponibilità raccolte dai partiti nelle scorse settimana. Interventi sono necessari: è a rischio la sopravvivenza delle nostre strutture”.
“Interventi sono necessari – ha concordato mons.Massimo Angelelli, direttore della pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana-, anche perché le strutture sociosanitarie sono altamente energivore. E serve anche un riequilibrio del PNRR”.
Decisiva sarà anche la riforma della non autosufficienza, esaminata prima del consiglio dei ministri del 5 ottobre e che forse sarà approvata nella seduta del 12 ottobre. “Anche su questo tema abbiamo ancora molto da dire.- ha detto Massi- Nell’elaborazione della riforma saremo in prima linea, assieme ad Aris, a dare voce al non profit. Ed è doveroso che Parlamento e Governo ascoltino chi, in sostituzione del settore pubblico, garantisce assistenza di qualità.” Circa metà dei posti letto in Rsa in Italia, infatti, è gestito dal non profit.
L’assessore alla solidarietà del Comune di Pesaro Luca Pandolfi, nel suo intervento, ha ricordato la tradizione di dialogo con il Terzo Settore di Pesaro e la figura di don Gianfranco Gaudiano. ”Ma l’Italia – ha chiosato Pandolfi – spende per il sociale lo 0,7% del Prodotto Interno Lordo contro il 2,5% della media europea: ma per qualsiasi azione di innovazione, sono necessarie le risorse, abbiamo bisogno di essere sostenuti”.
“L’innovazione non deve essere una soluzione ma uno strumento. – ha evidenziato il presidente di Uneba Marche Giovanni Di Bari nel suo intervento di apertura-. Promuoviamo una responsabilità umana d’impresa: quello che risparmiamo con la tecnologia, è nostro dovere recuperarlo nella relazione umana. Senza la relazione umana, quello che facciamo è privo di senso”.
Sullo stesso tema si è soffermato il presidente di Uneba Puglia Pierangelo Pugliese, sottolineando la necessità di un nuovo impegno etico, e di mettere sempre al primo posto le persone con le loro fragilità.
Acop Marche ha portato il suo saluto al convegno.
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