L’Agenzia delle Entrate con la circolare del 6 agosto 2014 nr. 25/E e il comunicato del 13 agosto 2014, ha reso noti gli indirizzi operativi e le strategie per l’esercizio dell’attività di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale. Pur trattandosi degli indirizzi di accertamento per il 2014, gli stessi sono da considerarsi validi fino almeno a metà del 2015.
Enti non commerciali: analogamente a quanto già previsto lo scorso anno, i controlli saranno diretti ad individuare quei soggetti che si presentano come “non profit”, ma che in realtà esercitano attività commerciali. È confermato che non saranno perseguite “situazioni di minima rilevanza” che assumono un rilevante impatto sociale, come, ad esempio, nel caso degli enti la cui attività istituzionale consiste nella formazione sportiva dei giovani ovvero è rivolta ad anziani o soggetti svantaggiati.
Onlus: saranno effettuati controlli diretti a verificare che le attività esercitate dalle stesse siano effettivamente ricomprese tra quelle ritenute meritevoli di tutela dalla normativa di settore. Saranno evitate contestazioni di natura meramente formale, che possono impattare negativamente sugli enti che meritoriamente operano nel settore del volontariato.
Organizzazioni di volontariato: al fine di acquisire dati e informazioni che consentono di migliorare la conoscenza di tale settore e, quindi, l’efficacia dei controlli, le direzioni regionali delle Entrate stipuleranno accordi con gli enti territorialmente competenti.
Cooperative: analogamente allo scorso anno, i controlli interesseranno i soggetti che:
- si qualificano come cooperative, ma non sono iscritti nel relativo Albo
- presentano specifici indicatori di rischio, quali ad esempio, elevati crediti IVA, perdite di esercizio sistematiche, brevi periodi di attività, incoerenze degli indicatori gestionali, omessa dichiarazione degli elementi rilevanti ai fini degli studi di settore
Donatello Ferrari
1 Comment
interessante!