Con la circolare del 27 dicembre 2018 il Ministero del Lavoro fornisce chiarimenti in merito alle modifiche che gli enti del Terzo Settore possono o debbono fare ai loro statuti a seguito della Riforma del Terzo Settore ed in particolare del decreto correttivo del Codice del Terzo Settore d.lgs 105/2018.
La circolare spiega e commenta, articolo per articolo, le disposizioni del decreto correttivo che riguardano le modifiche agli statuti.
“L’indicazione delle attività di interesse generale da svolgersi da parte dell’ente – spiega ad esempio la circolare- costituisce contenuto obbligatorio dello statuto: a tal fine, esigenze di chiarezza e trasparenza nei confronti degli associati, dei terzi e delle pubbliche amministrazioni richiedono che l’individuazione da parte dello statuto delle attività di interesse generale ne consenta una immediata riconducibilità a quelle elencate nel Codice. Oltre alle attività dovranno essere declinate in maniera specifica le finalità perseguite, in maniera da risultare in armonia con la natura dell’ente”.
La circolare termina con una tabella che riassume quali modifiche sono obbligatorie e quali facoltative, e come deve avvenire la delibera di modifica.
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