Skip to content

Accreditamento delle strutture sociosanitarie: il quadro della situazione in Italia

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha realizzato tra giugno e luglio 2010 la seconda “Indagine sullo stato di implementazione del percorso di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie private” su mandato del Ministero della Salute, in accordo con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Tutte le Regioni hanno aderito allo studio tranne il Lazio.

Il quadro di riferimento è quello della Finanziaria 2010 (legge 191/2009) che, accogliendo la richiesta avanzata dalle Regioni, ha prorogato al 1° gennaio 2011 il termine per il passaggio all’accreditamento istituzionale definitivo.

L’Indagine nelle sue conclusioni propone di “confermare il termine del 1° gennaio 2011 per il passaggio all’accreditamento istituzionale definitivo delle strutture ospedaliere e ambulatoriali private” e di “attuare una proroga al 1° gennaio 2013 per le altre strutture sanitarie e per le strutture sociosanitarie private”.

Trovate qui l’indagine (30 pagine).

Ecco alcuni dati in sintesi.

Le strutture private che al 31 maggio 2010 lavoravano in nome e per conto del SSN sono risultate dall’indagine 13.224.

Le residenze sociosanitarie rappresentano il 48% di queste strutture (6.348) e comprendono residenze per anziani e demenze senili (21%), strutture di riabilitazione ex art. 26 e residenze per disabili fisici e psichici (16%), strutture per dipendenze patologiche (5%), strutture per persone con problemi psichiatrici (6%)

Quante sono le strutture sanitarie definitivamente accreditate?

Al 31 maggio 2010 le strutture sanitarie private definitivamente accreditate sono il 54,2% (7.161) del totale; quelle provvisoriamente accreditate sono il 19,2% (2.536); situazioni variegate riguardano le restanti strutture.

Quante sono le strutture sociosanitarie definitivamente accreditate?

Le strutture di riabilitazione (Centri ex art. 26 L. 833/78 + Residenze disabili fisici e psichici) definitivamente accreditate in Italia sono il 41,8%. Queste le percentuali di enti di questo tipo definitivamente accreditati secondo l’area geografica:

  • Italia Nord-Occidentale: 88,4%
  • Italia Insulare: 55,1%
  • Italia Meridionale: 22,1%
  • Italia Centrale: 20,8%
  • Italia Nord-Orientale: 12,8%

Le residenze per anziani definitivamente accreditate in Italia sono il 63,3%. Erano il 35,9% nel 2010. Queste le percentuali di enti di questo tipo definitivamente accreditati secondo l’area geografica:

  • Italia Nord-Occidentale: 89,5%
  • Italia Meridionale: 71,7%
  • Italia Insulare: 55,8%
  • Italia Nord-Orientale: 14,7%
  • Italia Centrale: 7,2%

Le strutture sociosanitarie definitivamente accreditate sono aumentate dal 32% del 2009 al 52,5% del 2010. Tuttavia hanno ancora percentuali più alte di accreditamento definitivo le strutture private sanitarie.

Perché il ritardo delle strutture sanitarie nell’arrivare all’accreditamento definitivo?

Secondo l’Indagine “deriva sia dalla difficoltà di classificazione di queste tipologie di strutture, sia dalla scelta, operata da alcune Regioni, di attribuirne i percorsi di autorizzazione ed accreditamento alla competenza del settore sociale, con procedure e tempi differenti da quelli indicati dalla Legge Finanziaria 2007”.

Quando si arriverà all’accreditamento definitivo per tutti?

“Gli esiti di indagine – si legge nel rapporto – consentono di riferire che il percorso di accreditamento definitivo delle strutture ad esclusiva valenza sanitaria (strutture di ricovero ospedaliero e strutture ambulatoriali) è fortemente avanzato, ed è presumibile supporne il completamento entro il termine di scadenza fissato dalla legge n. 191/2009 (1° gennaio 2011). Difficoltà permangono per le strutture sociosanitarie, per cui sarebbe auspicabile una ulteriore dilazione del termine previsto.

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

HAI DOMANDE O DUBBI?

I commenti dei lettori sono benvenuti. Dopo un rapido controllo, li pubblicheremo tutti, tranne quelli che contengono insulti o non hanno a che fare con Uneba. Uneba non può prendersi l’impegno di rispondere a tutti i commenti.

Agli enti in regola con la quota di adesione all’Uneba offriamo un servizio di assistenza gratuita sull’applicazione del contratto Uneba: è necessario inviare il proprio quesito a sail@uneba.org. Come da Regolamento Uneba, non sarà data risposta a quesiti provenienti da singoli lavoratori.

Potrebbe interessarti

Risk Management sanitario – Webinar con Zucchetti

Martedì 25 marzo alle 11 su Zoom “Risk management sanitario: tutti i servizi e gli strumenti digitali di Zucchetti per governare e semplificare il rischio sanitario in struttura”
Leggi di più

Polizze catastrofali: quali enti del Terzo Settore sono obbligati?

Obbligo di polizze catastrofali per imprese sociali, cooperative sociali e enti del Terzo Settore iscritti al Registro delle Imprese
Leggi di più

XVII assemblea nazionale Uneba a Roma, novembre 2025

Si svolgerà giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 novembre 2025 a Roma
Leggi di più

Retta Alzheimer – Uneba continua il pressing sulla politica

Retta Alzheimer: Uneba, Aris e Diaconia Valdese insistono con la politica: serve fare chiarezza sul tema della compartecipazione,
Leggi di più

Il lavoro Uneba – Convegno a Torino 19 e 20 giugno

Convegno nazionale Uneba "Il lavoro tra professionalità e valore etico della cura" in collaborazione con Uneba Piemonte
Leggi di più

Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità 2025

Il 5 e 6 aprile nell'ambito del Giubileo 2025 "Pellegrini di speranza"
Leggi di più

Riforma non autosufficienza – Decreto correttivo del decreto attuativo

Proroga dell'entrata in vigore della Valutazione Multidimensionale Unificata
Leggi di più

7 Rsa Uneba Lecco “luoghi di vita”: presentazione del progetto

Il progetto punta a costruire una consuetudine di frequentazione delle Rsa
Leggi di più

Sponsor