Tre sono i pilastri del Sistema Sanitario Nazionale: pubblico, privato accreditato e non profit accreditato. E’ il messaggio forte (caro anche ad Uneba) ribadito dall’assemblea generale con cui l’associazione Aris ha concluso i festeggiamenti per i 60 anni dalla sua fondazione. L’assemblea si è svolta il 20 novembre a Roma.
Aris, Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari, ha una comunanza di valori con Uneba e con Uneba ha condiviso molte iniziative, ad esempio l’impegno in Fondazione Samaritanus e Samaritanus Care.
In questi 60 anni, ha detto il presidente Aris padre Virginio Bebber, “le nostre strutture socio-sanitarie hanno operato e operano come parte istituzionale ed integrante del Sistema Sanitario Nazionale. Convenzionate e sempre in regime di non profit. In prima linea. Eppure nel corso di questi anni la nostra presenza ha subito costantemente disparità di trattamento nei confronti proprio di quelle strutture pubbliche alle quali la legge le ha pur sempre equiparate in tutto e per tutto”.
“E’ insostituibile e fondamentale il ruolo e la presenza nel nostro Paese della sanità cattolica non profit convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale”, ha detto in assemblea il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, Don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio di pastorale della salute della Cei, ha messo l’accento sull’importanza “di fare squadre da parte dell’intera sanità cattolica”.
Nino Cartabellotta del Gimbe ha sottolineato che “è fondamentale capire che il Ssn deve funzionare basandosi su tre pilastri fondamentali, vale a dire la sanità pubblica, la sanità privata convenzionata e la sanità privata convenzionata non profit. Parlare tout court di sanità privata come se fosse un blocco unico è fuorviante e sbagliato. E’ la legge istitutiva del Ssn che lo prevede”.
Ad Aris gli auguri di Uneba per l’importante traguardo raggiunto.