Solo il 25% dei contribuenti italiani – 12 milioni di persone – sceglie a chi assegnare il 5 per 1000 con la propria dichiarazione dei redditi. Ma è una quota comunque in netto aumento tra 2006 e 2016.
Nello stesso periodo sono stati assegnati tramite il 5 per mille 382 milioni di euro all’anno, a beneficio di circa 80.000 enti (tra i quali non pochi degli associati Uneba…)
Sono due dei dati di “Il 5 per 1000 e lo sviluppo del non profit”, studio di Banca Etica che considera le scelte sul 5 per 1000 dal 2006 al 2016.
Altri dati rilevanti:
- il 58% dell’importo di 5 per 1000 distribuito nel periodo è finito in Lombardia (38%) e Lazio (20%), dove hanno sede molte organizzazioni non profit, ed in particolare molte delle più grandi. Per fare un esempio: la Campania, che ha popolazione quasi uguale al Lazio, ha ricevuto solo il 2,5%
- dal 2006 al 2016 gli enti beneficiari del 5 per 1000 sono aumentati da 30 mila a 57 mila, quindi quasi raddoppiati. 11 mila dei 57 mila enti hanno sede in Lombardia
- l’importo medio ricevuto da ogni ente è sceso in 10 anni da 11.325 a 8.939 euro. Ma, come nota lo studio, “il valore medio degli importi erogati alle organizzazioni, cala in modo meno che proporzionale rispetto all’aumento della platea dei beneficiari”
- il 5 per 1000 del singolo donatore vale in media, nella dichiarazione dei redditi 2016, 35 euro. Si va dai 26 di Basilicata e Puglia ai 40 della Lombardia
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