Il 2012 è Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni.
“Invecchiamento attivo”, spiega il sito ufficiale dell’Anno Europeo, significa:
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dare alle persone più anziane la possibilità di partecipare pienamente alla vita della società
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promuovere opportunità di lavoro per le persone più in là con gli anni
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consentire alle persone anziane di dare un valido contributo con il volontariato (specie in ambito familiare)
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permettere alle persone della terza età di vivere in modo autonomo grazie a strutture che tengano conto delle loro esigenze (alloggi, infrastrutture, sistemi informatici e trasporti).
L’Anno europeo mira a sensibilizzare a questi temi e al modo migliore per affrontarli. Ma innanzitutto cerca di incoraggiare tutti i responsabili politici e i soggetti interessati, enti pubblici oppure privati, a fissare degli obiettivi e realizzarli.
Questi impegni possono riguardare, ad esempio: la partecipazione ad attività sociali, l’istruzione per gli adulti, il volontariato, l’autonomia delle persone, il mantenimento di condizioni di buona salute, l’organizzazione di dibattiti pubblici sul tema….
In Italia è il Dipartimento per le politiche della famiglia presso la Presidenza del consiglio dei ministri a fare dal coordinatore nazionale dell’Anno europeo. Qui il relativo sito dedicato all’anno europeo 2012.
E i finanziamenti?
“L’ammontare delle risorse è nell’ordine di 5 milioni di euro– spiega il Dipartimento nel suo approfondimento sull’anno europeo 2012 -. Le risorse saranno comunque usate a livello dell’UE, soprattutto per campagne di comunicazione ed eventi europei. Non ci saranno risorse ad hoc per finanziare progetti a livello nazionale, tratte dal budget dell’anno. Le attività e le iniziative potranno essere promosse e finanziate all’interno dei fondi e delle linee di bilancio già esistenti (FondiStrutturali, Progress)”.
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