“Le nuove tecnologie e la privacy: videosorveglianza e controllo accessi delle persone negli ambienti di lavoro” è stato il tema dell’apprezzata relazione svolta dall’ispettore del lavoro Carlo Malafronte al convegno di Uneba Veneto di martedì 14 febbraio al Civitas Vitae a Padova (cui si riferiscono le foto).
Mettiamo a disposizione nella parte riservata del sito, in corrispondenza di questa notizia, le 39 slide di Malafronte.
Oltre a fornire il quadro normativo sul tema, comprese le novità portate dal Jobs Act, Malafronte ha trattato gli adempimenti previsti per i possessori degli impianti di videosorveglianza e controllo accessi: l’autorizzazione amministrativa e il rispetto delle indicazioni del Garante della Privacy. In particolare ha presentato esempi di soluzioni tecniche ed organizzative che hanno avuto l’ok del Garante.
Le particolari esigenze di tutela della salute e tutela della riservatezza proprie dei luoghi di cura, ha ricordato Malafronte, mettono vincoli più stretti sulle forme di controllo da attuare.
- 199 del 18 aprile 2013: impianto di videosorveglianza installato presso una struttura sanitaria di una Usl
- 370 del 29 novembre 2012: Trattamento dei dati personali attraverso un sistema “Rfid” di monitoraggio a distanza di pazienti portatori di defibrillatori cardiaci impiantabili attivi
La disciplina in materia potrebbe ulteriormente cambiare: il disegno di legge S. 2574 “Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale” è stato approvato alla Camera ed è attualmente in Senato, all’esame della Commissione Lavoro.
Qui tutti gli articoli di www.uneba.org sul tema della videosorveglianza
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