Skip to content

Veneto – Riforma delle Ipab, sintesi dell’incontro con l’assessore Lanzarin

E’ di grande importanza anche per Uneba Veneto la possibile riforma delle Ipab del Veneto che potrebbe dare a queste istituzioni la possibilità di depubblicizzarsi.
Per questo noi di Uneba Veneto abbiamo seguito con attenzione l’incontro pubblico del 24 gennaio a Venezia sul tema con la partecipazione di Uripa, dei vertici di alcune ipab del Veneto, e dell’assessore ai servizi sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin.

 

Trovate qui alcuni spunti e passaggi degli interventi al convegno. Per approfondimenti contattare Uneba Veneto a info.veneto@uneba.org.

 

Francesco Longo, docente di  Public Management & Policy alla Sda Bocconi, ha presentato 5 proposte in tema di riforma delle Ipab:
  • un soggetto istituzionale unitariamente responsabile delle risorse e delle committenze di Long Term Care
  • reti di Ipab per ottenere specializzazioni, economie di scala, capitale da investire per
  • innovare i servizi.
  • un nuovo mercato di servizi non accreditato,
  •  un unico contratto di lavoro per la Long Term Care
  • sostenibilità economica di sistema, definendo servizi, tempi, costi e compartecipazione

 

Paolo Piva, docente di diritto dell’Unione Europea all’Università di Padova, ha sottolineato che l’intervento regionale nella riforma delle Ipab deve comunque sottostare a dei limiti importanti, che fanno riferimento (sintetizzando!) all’autonomia di ciascun ente, alla riserva di legge deglio articoli 97 e 98 della Costituzione e alla competenza statale In tema di diritto privato.

 

Franco Botteon, direttore Organizzazione e Personale della Regione Veneto, ha sottolineato che in materia di personale le Ipab stanno tra i due poli dell’inquadramento pubblicistico e di quello privatistico, dell’attività sanitaria e di quella assistenziale.

 

Lisa Zanardo, presidente dell’Organismo indipendente di valutazione della Regione Veneto, ha ricordato che tra gli obbiettivi assegnati ai dirigenti, che sono anche criteri di valutazione del loro operato, ci sono anzitutto efficacia ed efficienza – e questo vale anche per le ipab- ma poi anche la promozione di un ruolo attivo dei cittadini.

 

Paolo Zanardi, presidente del Mariutto di Mirano ha spiegato come nel suo ente ha introdotto i centri di costo.
Ha detto anche: “credo ad un futuro in cui i bisogni della persona anziana devono trovare un
punto unico di riferimento sul territorio sul piano anche informativo ma soprattutto sul piano
dei servizi”.

 

Stefano Gallo, direttore generale del Moretti Bonora di Camposampiero, ha evidenziato tre criticità:
  • aumento dei bisogni assistenziali
  • blocco delle impegnative
  • standard non adeguati
e spiegato che il suo ente vi ha risposto con processi incentrati  su:
  • diversificazione
  • aggregazione
  • esternalizzazione
Sul tema della riforma delle Ipab: “dobbiamo assolutamente pensare a un diverso sistema di redistribuzione delle risorse fra tutti, fra sanità, socio sanitari e assistenziali”

 

Luigi Caldato dell’Israa di Treviso ha parlato del passaggio alla contabilità economica e dell’utilizzo di benchmark e ammortamenti.
Successivamente ha sottolineato il ruolo fondamentale delle risorse umane: “la rete e il gioco di squadra si fanno coi propri giocatori e non con quelli delle altre squadre”.

 

Daniele Pozzati presidente del Pio Ospizio San Michele di Nogara ha presentato la propria “politica” di avere sempre i letti pieni.
E poi: sì all’aggregazione, ma mantenendo le specificità territoriali.

 

Lucio Turra, presidente dell’Ipab di Vicenza, ha lanciato un grido d’allarme: “nella mia Ulss gli ultraottantenni sono i 6% nel 2016, nel 2050 saranno il 16%, mi domando come faremo a gestire se non cambiamo ottica e modalità di lavorare”.
E ha osservato anche che “quando io ho un ingresso privato produco tecnicamente ed economicamente delle perdite pari al 20-25%”, ed è una stima che vale anche gli enti non Ipab.
Ha sottolineato l’importanza di prendersi cura dell’anziano già da prima della non autosufficienza, ad esempio con la domiciliarità.
E anziché insistere con la dicotomia pubblico-privato, guardare alla categoria di “bene comune”.

 

Roberto Volpe, presidente di Uripa ha affermato che le ipab sono aziende “con ricavi incerti e costi incerti”, in particolare perché il costo del lavoro ha una variabile non programmabile. Ed ha rilevato che in altre regioni, come la vicina Emilia Romagna, la presenza del privato profit nei servizi sociosanitari è molto maggiore che in Veneto.

 

Nelle sue conclusioni, l’assessore ai servizi sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin ha confermato che il 2018 sarà “sicuramente” l’anno della riforma delle Ipab ed ha confermato che il progetto di legge di riforma 25 del 2015, con primo firmatario il presidente Zaia, “ha bisogno di essere rimaneggiato e rivisto anche alla luce di quello che sono le discussioni, le evoluzioni”.
“Dobbiamo avere il coraggio di fare delle scelte e dobbiamo avere il coraggio anche di
portare avanti delle linee che sradichino il sistema tradizionale e guardino un po’ più in là”.

 

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

HAI DOMANDE O DUBBI?

I commenti dei lettori sono benvenuti. Dopo un rapido controllo, li pubblicheremo tutti, tranne quelli che contengono insulti o non hanno a che fare con Uneba. Uneba non può prendersi l’impegno di rispondere a tutti i commenti.

Agli enti in regola con la quota di adesione all’Uneba offriamo un servizio di assistenza gratuita sull’applicazione del contratto Uneba: è necessario inviare il proprio quesito a sail@uneba.org. Come da Regolamento Uneba, non sarà data risposta a quesiti provenienti da singoli lavoratori.

Potrebbe interessarti

Premiata la webserie di Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago

La webserie “Tito&Sibilla- Gli insoliti sospetti”, realizzata dall’associato Uneba Fondazione Sacra Famiglia nella sua sede di Cocquio Trevisago
Leggi di più

Buone pratiche – La cucina in Rsa, l’esperienza di San Vito al Tagliamento

Come funziona il servizio di cucina di una  Rsa? Come garantire la qualità del  cibo e la soddisfazione
Leggi di più

Contratto Uneba per tutti, accordo di II livello alla Fondazione Rota

Firmato l’accordo di secondo livello per l’applicazione del Contratto Uneba a tutti i dipendenti della Fondazione Giovanni Carlo
Leggi di più

Raccontiamo ai giornalisti la realtà delle residenze per anziani, noi che la conosciamo

Raccontare ai giornalisti la realtà del settore sociosanitario italiano e del Friuli Venezia Giulia, per dare ai giornalisti
Leggi di più

Dalla Cina per studiare La Provvidenza di Busto Arsizio

Sei dirigenti e formatori del Beijing College of Social Administration di Pechino (BCSA) e membri del Training Center
Leggi di più

Adenauer, De Gasperi, Schuman: mostra sull’Europa con Uneba

E’in collaborazione con Uneba Lombardia, Uneba Lecco e Uneba Monza Brianza la mostra “Unione Europea, storia di un’amicizia.
Leggi di più

Record di centenari da Guinness – Il 4 maggio il tentativo a Padova

Sabato 4 maggio 2024 alla Civitas Vitae di  Padova il più grande raduno di centenari al mondo, da registrare
Leggi di più

Concorso di cucina per Rsa: vince San Vito al Tagliamento, associata Uneba

La Rsa con la cucina migliore è l’associato Uneba Friuli Venezia Giulia Casa di riposo “Parrocchia Ss. Vito
Leggi di più

Sponsor