Novità per le Ipab venete.
La legge regionale 30 /2016 “Collegato alla legge di stabilità 2017”, che interviene su molti ed eterogenei temi, stabilisce anche, all’articolo 56, alcune modifiche per le istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza.
Tra le novità:
- consigli di amministrazione di tre persone per le Ipab di classe 2, di cinque persone per le Ipab di classe 1
- obbligo per le Ipab di avere revisori: tre per quelle di classe 1A, uno per le 1B e 2. La giunta regionale nomina il presidente del collegio dei revisori per le Ipab di classe 1.
- la legge impegna la giunta a promuovere collaborazioni tra le Ipab su forniture, formazione del personale, logistica, informatica e altro.
- compenso dei revisori: fino al valore massimo di un decimo degli emolumenti percepiti dal direttore di direzione della Regione del Veneto.
- cambiano i criteri per la scelta del segretario-direttore dell’ipab.
- “i compensi del personale dirigenziale e quelli del segretario-direttore, anche se titolari di più incarichi nelle istituzioni, non possono superare quelli previsti per il personale regionale avente, rispettivamente, l’incarico di direttore di unità organizzativa e di direttore di direzione”.
Le ipab dovranno modificare i propri statuti per adeguarsi alla nuova legge.
In Veneto non è ancora stata approvata la riforma delle Ipab con la possibile trasformazione in persone giuridiche di diritto privato. In discussione c’è il progetto di legge 25 del 2015 “ Disposizioni per la trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza e per la disciplina delle aziende pubbliche e delle persone giuridiche di diritto privato di servizi alla persona”, di cui è primo firmatario il presidente regionale Luca Zaia.
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