Lunedì 20 dicembre la commissione Sanità del consiglio regionale del Veneto ha approvato, a 2010 quasi concluso, il riparto 2010 del fondo regionale per la non autosufficienza. Il fondo, istituito con la legge regionale 30/2009, quest’anno ammonta a 704 milioni di euro, di cui 675,2 dalla Regione e 28,8 dallo Stato.
Le risorse sono attribuite alle 21 Ulss venete, in proporzione alla popolazione e sostengono le impegnative di residenzialità nelle Rsa, le quote di rilievo sanitario nei centri diurni socio-sanitario e nei centri religiosi, i progetti di domiciliarità e i ceod. “All’interno del Fondo – spiega il comunicato del consiglio regionale – una quota, pari a 8,2 milioni di euro, rimane riservata all’amministrazione regionale per finanziare i servizi di telesoccorso e telecontrollo, l’informatizzazione dell’assegno di cura e altri progetti straordinari a favore delle persone non autosufficienti”.
Il riparto è stato approvato da Lega e Pdl, con l’astensione del Pd e il no delle altre opposizioni. Ha votato no anche il consigliere Fracasso del Pd, per contestare (leggi il comunicato stampa) la poca attenzione della giunta verso la provincia di Vicenza.
RIFORMA IPAB
Lunedì 20 la commissione Sanità ha anche effettuato audizioni sui progetti di legge 60 (Sinigaglia, Pd) e 114 (Bond, Pdl) sulla riforma delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab). Uneba Veneto, invitata al dibattito, ha espresso con un documento scritto le sue posizioni.
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