Pubblichiamo il comunicato stampa diffuso da Uneba Veneto come allarme e denuncia riguardo ai possibili tagli da parte della Regione Veneto ai servizi per le persone con disabilità.
Uneba Veneto in campo a difendere i diritti e i bisogni dei disabili: “no” ai risparmi fatti riducendo i servizi
“Cara Regione, care Ulss, continuerete a garantire le esigenze ed i diritti dei disabili? O li taglierete?”
“Se i tagli annunciati saranno confermati, la Regione e le Ulss dovranno prendersi la responsabilità di venirlo a dire alle persone disabili: ‘vogliamo ridurre i costi, allora riduciamo i servizi alle persone’”.
La dolorosa denuncia è di Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto, federazione regionale dell’associazione nazionale Uneba, ed è fatta a nome delle strutture del socio sanitario ad essa associate che gestiscono comunità alloggio o centri diurni per persone con disabilità.
DISABILI DIMENTICATI DALLA POLITICA
E in questi giorni, in cui in Regione si decidono gli stanziamenti per il sociale, Uneba Veneto e le strutture associate guardano con sempre maggiore incertezza al futuro del proprio impegno, al futuro dei dipendenti, e, in primo luogo, delle persone assistite.
Il settore della disabilità sembra essere, ancora più di altri nell’ambito del sociale, del tutto dimenticato dalla politica, ed escluso perfino dal dibattito sul bilancio e sul futuro del welfare regionale. I bisogni delle persone vengono ridotti a mere voci di spesa. E questo malgrado la spesa necessaria per garantire tutti i servizi alle persone con disabilità sia molto inferiore a quella per altri settori.
“Da più parti del Veneto – dice Facci – ci arrivano allarmi, con la preoccupante possibilità di tagli di fondi e di servizi. Ma nessuno sa in quale misura. Di fatto è impossibile ogni forma di programmazione dei servizi. Cioè dell’impegno a favore degli assistiti”.
“Già da ora – continua il presidente di Uneba Veneto – qualche Ulss sta dicendo: da domani questa persona disabile non frequenterà più il centro diurno. O: non ha più diritto all’assistenza. Oppure: tu, persona disabile, da domani non andrai più a lavorare. E questo anche di fronte a situazioni umane drammatiche, per le quali i progetti educativi delle nostre strutture stanno faticosamente mantenendo soluzioni a misura di persona”.
DISABILI ISOLATI CON LE LORO FAMIGLIE
Il danno dei tagli non si ripercuoterebbe solo sui servizi. “Il peggioramento della situazione – denuncia Uneba Veneto – rischia soprattutto di provocare ulteriore isolamento della famiglia della persona disabile, perché sa che la soddisfazione dei sue esigenze non sarà più garantita. Chi ha una persona disabile in famiglia sa cosa vuol dire isolamento”.
L’APPELLO DI UNEBA VENETO
“Chiediamo a Ulss e Regione – è l’appello di Uneba Veneto – di non dimenticarsi delle persone con disabilità. Per razionalizzare la spesa sociosanitaria si possono trovare soluzioni anche mantenendo il livello dei servizi per le persone più deboli.”
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