La spending review colpirà anche sociale e sanità?
Alcune prime indicazioni sulle future razionalizzazioni della spesa arrivano dal documento presentato dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli: una serie di proposte sulle quali la decisione sull’attuazione spetterà alla politica, cioè al governo Renzi.
Nelle 70 pagine del documento, che ipotizza una riduzione della spesa tra 2014 e 2016 progressivamente crescente, con risparmi lordi massimi di 7 miliardi su base annua nel 2014, 18 nel 2015, 34 nel 2016, pochi sono i riferimenti a sociale sanità.
Tra i principi generali, si parla di introdurre un “cambiamento nel modo di gestire la spesa ma senza stravolgere il welfare state e senza tagli all’educazione pubblica”.
Il documento di Cottarelli suggerisce interventi sulle indennità di accompagnamento e sulle pensione per invalidi civili, entrambe molto aumentate negli ultimi anni e con una distribuzione molto squilibrata tra le Regioni che suggerisce possibili abusi.
Da entrambi i capitoli si stima un possibile risparmio di 0,1 milioni nel 2015 e 0,2 nel 2016.
Quanto alla spesa sanitaria, si sottolinea che è rimasta invariata dal 2009 a oggi malgrado la flessione del 10% della spesa dello Stato, e si indica la necessità di una piena applicazione dei costi standard nella sanità.
I risparmi per la sanità, si sottolinea, verrebbero mantenuti a livello regionale col fine di ridurre la tassazione regionale.
Qui sotto o qui il documento di Cottarelli e alcune slide estratte da esso.
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