L’assessorato alle politiche sociali della Regione Lazio ha presentato le Linee guida per una legge regionale per i servizi socio-educativi per la prima infanzia: un documento aperto a riflessioni e contributi prima della presentazione del testo della legge che dovrebbe sostituire la legge regionale 59/80
Punto di partenza delle Linee guida sono alcune caratteristiche dell’Italia e del Lazio in particolare:
- pochi servizi per la prima infanzia
- scarso interesse per le politiche di conciliazione tra i tempi della vita e i tempi del lavoro
- basso tasso di natalità
- basso tasso di occupazione femminile
Nel Lazio va al nido il 16% dei bambini tra 0 e 3 anni, cioè circa 24 mila bambini. I questi, 17 mila frequentano nidi comunali. Un Comune su quattro, in Lazio, ha un nido.
I CONTENUTI DELLA NUOVA LEGGE
Per quanto riguarda i futuri servizi per la prima infanzia, le priorità segnalate dalla giunta della Regione Lazio sono:
- sperimentare e creare servizi innovativi, sia negli asili nido che nei servizi integrativi per la prima infanzia
- garantire varietà e flessibilità per orari, sedi, tipo di offerte e organizzare un Piano regolatore dei servizi per l’infanzia per far incontrare domanda ed offerta
- creare un sistema integrato di servizi educativi
- rendere questi servizi per l’infanzia strutture educative,quindi di interesse generale, e non più servizi a domanda individuale
- stabilire procedure certe di autorizzazione e accreditamento e verifica nel tempo del mantenimento dei requisiti
- riconoscere il contributo fondamentale del privato sociale
- garantire e promuovere la medesima qualificazione professionale degli operatori in tutti i servizi
- garantire la partecipazione delle famiglie alla vita e alla gestione dei servizi per la prima infanzia
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