La giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, ha approvato con la delibera 15/19 del 29 aprile 2014 l’erogazione a favore dei Comuni di anticipazioni, pari a 93 milioni di euro, cioè il 50% della spesa 2013 negli stessi settori, per tutte le azioni previste dal Fondo regionale, dai piani personalizzati previsti dalla legge 162/98 ai programmi “Ritornare a casa”, “Azioni di integrazione socio sanitaria” e “Interventi rivolti a persone affette da particolari patologie”.
Nel testo della delibera, lo stesso assessore al sociale della Regione Sardegna Luigi Arru evidenza che l’attuazione di questi programmi per il 2014 sarebbe assai ardua, a causa di un vuoto normativo: “il tempo necessario per l’individuazione dei criteri e delle modalità da impartire ai Comuni per la presentazione della programmazione triennale determinerebbe il blocco dell’attivazione dei programmi stessi”.
Questi “criteri” finora mancanti, si spiega nella delibera, sono in via di approvazione e comunque “non si discostano, in particolare per l’esercizio 2014, dai criteri vigenti, ossia determinano, per l’anno 2014, una programmazione compatibile con l’anticipazione erogata a ciascun Comune sulla base delle richieste dagli stessi inoltrate all’Amministrazione regionale”.
Con delibera 15/18 del 29 aprile 2014 la giunta della Sardegna ha certificato la nomina di direttore generale della Sanità dell’Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale a Giuseppe Maria Sechi.
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