La Fp Cgil del Piemonte ha indetto per venerdì 21 novembre uno sciopero territoriale: è interessato il settore socio – sanitario – assistenziale – educativo in Piemonte.
In materia Uneba ha inviato una lettera (raccomandata anticipata via fax) alla Fp Cgil del Piemonte, e in copia a Prefetto di Torino e Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Nella lettera Uneba afferma di considerare irregolare la comunicazione relativa allo sciopero del 21, fatta alla sede Uneba nazionale e alle sedi locali.
Questo perché non va fatta a Uneba, ma ai singoli enti associati, erogatori di servizi socio assistenziali, come chiarisce la legislazione in materia (l. 146/90 e l. 81/00).
Inoltre la comunicazione andava fatta agli enti con almeno 10 giorni di preavviso, per permettere di comunicare alle persone assistite nelle strutture i servizi minimi garantiti e comandare in servizio il personale che presti questi servizi minimi.
Uneba precisa poi che comunque, anche in caso di sciopero regolarmente proclamato, gli enti restano responsabili “della effettiva erogazione dei servizi minimi nonché della salute, sicurezza ed in genere del trattamento delle persone assistite”. E quindi saranno gli enti stessi a definire i contingenti di personale necessari a garantire questi servizi minimi, pur tenendo in considerazione l’Autoregolamentazione predisposta da Fp Cgil. Questo documento contiene però, secondo Uneba, “alcune lacunosità” rispetto all’art.6 del Ccnl Uneba che anche Fp Cgil ha sottoscritto.
Non s’intende però agire unilateralmente: in caso di sciopero proclamato regolarmente, prassi di Uneba e degli enti associati sarà definire le comandate entro i limiti dell’art.6 del Ccnl, cercando l’accordo “secondo principi di correttezza e buona fede”. Ma non necessariamente attendendosi ai principi sanciti dall’Autoregolamentazione.
Qualora però non ci fossero le condizioni per l’accordo, saranno gli enti a notificare le comandate ai dipendenti e a rendere noti a ospiti e assistiti i servizi minimi garantiti. Queste comunicazioni verranno inviate anche al Prefetto, per mettere l’Ente o Istituzione Uneba al riparo da qualsiasi responsabilità civile o penale in caso di totale o parziale inosservanza del regolamento di servizio.
Nella parte riservata del sito si può leggere la lettera inviata a Fp Cgil, Prefetto e Commissione.
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