Più rispetto per il settore sociosanitario veneto, che opera nella cornice e nel rispetto di estesa legislazione nazionale e regionale che ne norma dettagliatamente l’attività e i requisiti.
Più rispetto per gli operatori sociosanitari: non solo per il loro ruolo, ma anche per la formazione che devono seguire per ottenere la qualifica.
E’ quanto chiede Uneba Veneto ad uno studio di consulenza veneziano, coinvolto in un iter giudiziario in contrapposizione ad una struttura per anziani. Il presidente dello studio, in un articolo apparso sul Gazzettino del 12 agosto e raccolto anche nella Rassegna Stampa Veneto inviata quella settimana agli enti associati, aveva rilasciato dichiarazioni che consideriamo irrispettose ed imprecise, riferite non solo alla struttura coinvolta nella vicenda (che peraltro non è associata ad Uneba Veneto) ma pure all’intero settore sociosanitario veneto.
Mettiamo a disposizione nella parte riservata la lettera scritta allo studio dal presidente di Uneba Veneto Francesco Facci, ed inviata in copia anche all’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin, al segretario regionale a sanità e sociale Domenico Mantoan e alla dirigente regionale del sociale Antonella Pinzauti.
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