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Opera Don Guanella: diamo formazione umana e professionale per dare un futuro ai giovani. Anche a chi rimane indietro.

(a cura di Uneba Napoli) 
 Lunedì 23 ottobre all’Opera Don Guanella di Napoli si è tenuto l’open day “Chiesa, giovani e lavoro” del Laboratorio di Pizzaiolo promosso dall’Associazione Guanella-Fernandes.

 

All’evento, aperto dal direttore dell’Opera Don Guanella don Enzo Bugea Nobile, erano presenti: il promotore del progetto Salvatore Naldi; il dott. Franco Massi presidente nazionale Uneba; don Umberto Brugnoni, vicario generale Opera Don Guanella Roma; i familiari dei ragazzi che frequentano il Laboratorio; i rappresentanti dei Servizi Sociali del territorio; la comunità educativa dell’Opera Don Guanella; i ragazzi impegnati nei progetti di servizio civile promossi dall’Opera; tutto lo staff amministrativo e tecnico; e i rappresentanti di alcune pizzerie tra le più famose di Napoli e dintorni tra cui l’“Antica Napoli fratelli Zombino” e  “Libro’s” di Valentino Libro.

 

Nald, si è detto fiero della scelta di sostenere tale progetto; in quanto imprenditore comprende bene il valore che può avere una formazione di tale portata per i giovani appartenenti a territori così complessi. Credere nei giovani e nelle loro possibilità è ciò che ha mosso e che ancora muove la sua scelta di appoggiare l’associazione Guanella-Fernandes in questa impresa. Tale progetto, infatti, rappresenta uno spazio educativo ed un luogo di formazione, di orientamento e di inserimento lavorativo per i giovani partecipanti. I ragazzi coinvolti provengono dai territori di Secondigliano, Scampia, Miano e Chiaiano. Gran parte di essi ha abbandonato la scuola e non possiede nessuna formazione professionale. Spesso le situazioni familiari evidenziano diverse criticità, paradossalmente in linea con una situazione territoriale che non permette loro di trovare un lavoro dignitoso e di conseguenza di potersi creare un futuro. Non è raro che in contesti come questi, molti siano i giovani che entrano nel circuito della criminalità.

 

In linea con le priorità dell’Unione Europea, della politica nazionale e regionale, l’Associazione Guanella-Fernandes ogni anno può vantare la formazione di più di 30 giovani tra i 16 e i 23 anni*.

 

Alla giornata erano presenti anche alcuni dei ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio di pizzaiolo e svolto un tirocinio formativo previsto nel programma del Laboratorio stesso. Alcuni di essi, successivamente alla fine del tirocinio sono entrati a far parte dell’organico delle pizzerie che li hanno accolti precedentemente come tirocinanti. Grandi vittorie senza dubbio, quelle raggiunte da questo ambizioso progetto. Allontanare i giovani dal rischio di entrare nei circuiti penali, ridurre le fila dei giovani inoccupati, produrre beneficio sia per le famiglie dei giovani in oggetto (che spesso vertono in situazioni economiche complesse), che per la comunità locale e per la ripresa di zone, che troppo spesso sono menzionate unicamente per rappresentare la parte di Napoli degradata. Questo è il sogno che rincorre ormai da diversi anni l’Associazione Guanella-Fernandes. Questi sono gli obiettivi, seppur ambiziosi, che il direttore don Enzo Bugea Nobile e la rete di pizzerie, professionisti e collaboratori perseguono tutti i giorni.

 

Franco Massi, presidente nazionale Uneba, ha tenuto a ricordare che l’Opera Don Guanella Napoli ha posto l’attenzione e acceso un faro su quella che è l’emergenza minori.

 

A tal proposito ha annunciato che dal 18 al 20 gennaio 2018 a Catania si terrà un convegno nazionale promosso e voluto vivamente dal coordinamento di Uneba nazionale, e in particolare da Uneba  Napoli, con l’Opera Don Guanella e tutti gli enti soci.

 

Tale proposta è nata proprio dall’esigenza di discutere e confrontarsi sulle attuali politiche rivolte ai minori, sulle strategie di intervento e le buone pratiche da mettere in atto.

 

Don Umberto Brugnoni, vicario generale Opera Don Guanella Roma, si è congratulato per i risultati raggiunti dalla Casa di Napoli.
“Il lavoro della casa di Napoli – ha detto don Brugnoni – , svolto con dedizione e successo, l’attenzione prestata non solo alla lotta all’evasione scolastica e alla prevenzione alle attività illecite, ma anche ad interventi di avvicinamento e avviamento al lavoro per i giovani con minori opportunità, apportano al territorio napoletano un importante contributo in termini di efficacia e prevenzione. Più di tutto, mostrano come sia possibile raggiungere obiettivi concreti e sostenibili, impiegando tutte le risorse e le energie disponibili”
Fare la pizza, essere un buon pizzaiolo, non è solo una cosa che può portare diletto nei giovani, ma anche e soprattutto può rappresentare una prospettiva di futuro migliore, aprire loro possibilità concrete per un futuro onesto e dignitoso. Importante quanto la preparazione professionale, è la formazione umana e spirituale dei giovani, quella a cui don Guanella si è dedicato tutta la vita. Sin da giovane si era preoccupato del benessere delle famiglie della sua comunità, recandosi nelle case e prestando molta attenzione alle problematiche sociali di queste ultime. Il suo rapporto con i giovani è una cosa ben nota. Don Guanella credeva nei giovani e nella possibilità di guidarli in un futuro migliore dando loro la possibilità di imparare un mestiere e svolgerlo con passione”.
Da anni l’Opera Don Guanella di Napoli, lavora con dedizione e sforzo a fianco delle istituzioni e della comunità locale, con la missione di dare speranza ad un territorio difficile ed in particolar modo per aiutare i giovani a non arrendersi. Tale impegno è evidenziato non solo dai numeri dei giovani che dopo la partecipazione al Laboratorio hanno trovato lavoro in tale ambito, ma anche dalla lunghissima lista di attesa dei ragazzi che fanno domanda per partecipare al Laboratorio.
Esempi di buone pratiche da portare nel futuro e per il futuro. In un mondo che corre veloce e indifferente, l’associazione Guanella-Fernandes svolge lo sguardo a chi rimane indietro e ha poche possibilità. 
La giornata è proseguita con le dimostrazioni pratiche di quello che hanno imparato i ragazzi in questi mesi: pizze al forno, pizze fritte, pane. Solo alcune delle specialità che hanno preparato i ragazzi affinché tutti i presenti potessero assaggiarle.
E’ stata una giornata di emozioni e di orgoglio per i nostri giovani: un inno a chi non si arrende, a chi non si lascia abbattere dalle difficoltà, ma di queste sa fare una risorsa.
“Una società che non offra alle nuove generazioni opportunità di lavoro dignitoso non può dirsi giusta” su queste parole di Papa Francesco, l’Opera Don Guanella continua ad essere a fianco delle nuove generazioni.

 

* “Secondo i dati Eurostat resi disponibili a Dicembre 2015 la disoccupazione giovanile in Italia si attesta al 37,9%, un dato in significativo miglioramento rispetto all’anno precedente ( 42,7%, con un picco del 44,2%) ma comunque ancora molto elevato sia in assoluto che in rapporto alla media europea, che è del 19,7%. Questi numeri testimoniano la persistenza di un fenomeno preoccupante, presente in tutta l’Unione Europea, seppure con incidenze molto diverse; sono ben note, infatti, le conseguenze nefaste che la disoccupazione giovanile comporta sotto il profilo economico, sociale e per il benessere generale delle persone. Il fenomeno dei NEET, i giovani che non lavorano, non si formano e non studiano, rappresenta una vera emergenza sociale anche perché un’inattività prolungata e un ingresso ritardato nel mercato del lavoro possono peggiorare significativamente le prospettive per il futuro. Un’elevata disoccupazione giovanile strutturale porta inoltre, al deterioramento del capitale umano del paese e, dunque, ad una riduzione delle future prospettive di crescita.”
(La disoccupazione giovanile si combatte in Europa, Brando Benifei, 2016)

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