Il nuovo Piano sanitario regionale della Regione Molise 2012-2014 ha iniziato l’iter per l’approvazione.
Trovate qui il Piano Sanitario, diviso in capitoli.
In Molise la sanità è commissariata (qui tutti i decreti del Commissario ad acta) ed è in corso il Piano di rientro.
Si tratta di una regione con una quota di ultra65enni e ultra75enni, ma pure di persone con disabilità, superiore alla media nazionale, e con condizioni socioeconomiche inferiori alla medianazionale.
Ad assistenza domiciliare e residenzialità per anziani e disabili è dedicato un capitolo del Piano sanitario.
“Il Molise- si legge nel Piano – , malgrado evidenti miglioramenti realizzatisi nello specifico negli ultimi anni, continua ad avere un eccesso di posti letto ospedalieri e, insieme, una grave carenza di offerta di residenzialità per anziani e disabili nonché di assistenza domiciliare”.
Per questo il Piano prevede l’elaborazione di un “piano regionale per lo sviluppo dell’assistenza domiciliare” che contenga “una puntuale definizione delle tipologie delle quantità di prestazioni da erogare nelle diverse forme di assistenza a bassa, media e alta intensità di cura”. E per quanto riguarda gli appalti per l’assistenza domiciliare, si punta ad una “riformulazione dell’accordo con le cooperative sulla base di un criterio di affidamento univoco dei servizi per tutto il territorio regionale e riformulazione del relativo sistema tariffario che, distinto per tipologia di prestazioni collegate al profilo di cura e alla natura del bisogno, garantisca atti di cura appropriati, efficaci e flessibili e, quindi, rispondenti alle mutevoli necessità dell’assistito. Tale modalità operativa consentirà una contrazione dei costi attualmente sostenuti”.
Per quanto riguarda l’assistenza residenziale e semiresidenziale per gli anziani non autosufficienti, tra gli obbiettivi del Piano c’è l’attivazione di una rete assistenziale per l’area delle demenze.
“Si registrano ritardi – nota il Piano – nell’attivazione di Residenze sanitarie assistenziali per anziani non autosufficienti o per persone affette da Alzheimer. (…) Di fatto la residenzialità per gli anziani, ad oggi continua ad essere assicurata dalle diverse tipologie di residenze sociali, per una disponibilità complessiva di circa 1800 posti letto (comunità alloggio, case di riposo, residenze protette) e da 4 istituzioni socio-assistenziali convenzionate”.
“La realizzazione delle strutture residenziali, soprattutto quelle a maggior impegno sanitario quali le Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), dovrà essere collegata al processo di riduzione strutturale e di riconversione di strutture ospedaliere (…) Debbono essere realizzati nuclei Alzheimer diurni e/o residenziali, all’interno delle Rsa o anche in strutture ospedaliere”.
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