Con la delibera di giunta 1156 del 28 settembre 2012, la Regione Liguria ha modificato i criteri per la compartecipazione, cioè il pagamento richiesto alle famiglie delle persone con disabilità che frequentano strutture semiresidenziali e residenziali.
E’ stata drasticamente abbassata la soglia di reddito sotto la quale non si deve pagare. Prima era di 40 mila euro, ora a dover pagare sono le persone con Isee individuale superiore a 10 mila euro. Chi ha un Isee inferiore a 10 mila euro può accedere ancora al “Fondo di Solidarietà per le Persone con Gravi Disabilità” avviato nel 2010. Secondo la giunta regionale, l’abbassamento da 40 mila a 10 mila euro della soglia per il Fondo Gravi Disabilità permetterebbe di risparmiare 480 mila euro al mese, ma comunque il 73% delle persone con disabilità continuerebbe ad usufruire del beneficio.
Con la successiva delibera 1196, la giunta ha spostato dal 1 ottobre al 1 novembre l’entrata in vigore delle nuove regole.
Mettiamo a disposizione nella parte riservata del sito la circolare 19 del 2012 di Uneba Liguria, in cui si chiarisce la contrarietà dell’associazione alle nuove regole, e la richiesta di audizione al consiglio regionale firmata da Uneba Liguria, dall’ente associato Villaggio del Ragazzo e da molte altre associazioni di categoria, con la richiesta di sospensione delle delibere e di partecipare ad un tavolo di lavoro per un ”sistema di compartecipazione equo e sostenibile”.
In effetti negli ultimi giorni dalla Regione è arrivata la disponibilità a rivedere le delibere. “Manteniamo in vita la delibera ma prendiamo tempo fino al 30 novembre per apportare tutte le modifiche necessarie”, ha detto il presidente del consiglio regionale Monteleone.
1 Comment
Il mio commento vuole essere piuttosto tecnico, nel far ravvisare una per me chiara incongruenza.
La tariffa di accesso ai servizi residenziali e semiresidenziali e’ formata da una componente sanitaria e da una componente di tipo alberghiero.
Mi appare anomalo richiedere la percentuale sulla base della delibera regionale sull’intero importo della retta, inquanto per la componente sanitaria (facilmente quantificabile in base ai tabulati delle prestazioni sanitarie) esiste una esenzione da forme di ticket (compartecipazione alla spesa) per tutte le persone inquadrate in codifica C02.
Al di la’ quindi della non condivisione di quanto espresso dalla delibera regionale inerente, esprimo i miei dubbi sulla legittimita’ dell’operazione di calcolo come prevista.
Un saluto a chi leggera’
Silvio Serra 348 5323624