Di cosa parliamo, quando parliamo di Jobs Act?
Uneba mette a disposizione qui il testo approvato al Senato dopo che il governo Renzi ha posto la fiducia.
Si tratta del disegno di legge 1428 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro, dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”.
Segui l’iter del disegno di legge 1428.
Il testo ora passa alla Camera.
Come accade anche per la proposta di riforma del terzo settore, si tratta di un disegno di legge delega: Camera e Senato approvano di lasciare al governo il compito di intervenire a riformare il mercato del lavoro, ma stabiliscono i principi e criteri a cui il governo stesso si dovrà attenere.
Il governo dovrà emanare i suoi decreti legislativi entro sei mesi dell’approvazione della legge delega.
Tra le indicazioni fornite dalla legge delega:
- universalizzazione dell’Aspi con estensione anche a cococo
- riordino della normativa su servizi per il lavoro e politiche attive
- razionalizzazione degli incentivi all’assunzione e all’autoimprenditorialità
- revisione delle procedure per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità (legge 68/99)
- valorizzazione della bilateralità
- semplificazione degli adempimenti per imprese e cittadini
- promuovere il contratto a tempo indeterminato come forma privilegiata di contratto di lavoro rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi di contratti in termini di oneri diretti e indiretti
- previsione, per le nuove assunzioni, del contratto indeterminato a tutele crescenti
- revisione della disciplina dei controlli a distanza, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell’impresa con la tutela della riservatezza e della dignità del lavoratore
- revisione della tutela della maternità e le forme di conciliazione vita-lavoro
- incentivazione di accordi collettivi per favorire la flessibilità e dell’impiego di premi di produttività per favorire la conciliazione tra cura dei figli o di anziani non autosufficienti ed il lavoro
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