Il decreto del Ministero dell’economia del 26 giugno sul modello di dichiarazione Imu e Tasi per enti non commerciali ha definito anche, in particolare nelle istruzioni del modello, i criteri per l’esenzione Imu e Tasi per le scuole paritarie.
In particolare, se il corrispettivo medio (CM) ricevuto dalle paritarie è inferiore al costo medio per studente (CMS) sostenuto dallo Stato, si considera che l’attività sia svolta con modalità non commerciali e quindi scatta l’esenzione.
Per corrispettivo medio si intende la media degli importi annui che vengono corrisposti alla scuola dalle famiglie (tenendo conto, ad esempio, anche degli alunni che pagano una retta più bassa.
Il CMS è:
- 5.739 euro annui per la scuola dell’infanzia
- 6.634 euro per la primaria
- 6.835 euro per la secondaria inferiore
- 6.914 euro per la secondaria superiore
Infatti il regolamento Imu (decreto ministeriale 200/12) stabilisce che si considera attività svolta con modalità non commerciali quando, oltre ad altri requisiti “l’attività è svolta a titolo gratuito, ovvero dietro versamento di corrispettivi di importo simbolico e tali da coprire solamente una frazione del costo effettivo del servizio, tenuto anche conto dell’assenza di relazione con lo stesso.”
Indicazioni del Miur alle scuole non statali: come compilare la dichiarazione Imu e Tasi
La dichiarazione va presentata entro il 30 settembre 2014.
Come nota Avvenire, solo le scuole paritarie non profit, cioè gestite da enti ecclesiastici o fondazioni, sono esentate dall’Imu. Non sarà così per quelle dirette da Onlus o cooperative sociali che non sono equiparabili al non profit.
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