Giovedì 11 maggio a Gallarate (Varese) si approfondirà il tema “Il trust: una ‘nuova’ soluzione per il ‘dopo di noi’”. L’incontro si svolgerà alle 15 nella sala Martignoni ed è organizzato dall’associazione Il trust in Italia. La prima delle relazioni sarà quella del presidente di Uneba Varese Marco Petrillo, sul tema “Una testimonianza: i bisogni delle persone fragili osservati dal punto di vista delle residenze sanitarie assistenziali”. Gli altri interventi affronteranno il tema del trust per le persone con disabilità e le applicazioni specifiche per il ‘dopo di noi’ compresi gli aspetti fiscali. Partecipazione gratuita con iscrizione a info@il-trust-in-italia.it
Programma completo del convegno “Il trust: una ‘nuova’ soluzione per il dopo di noi”.
Ma cos’è esattamente il trust a favore di persone con disabilità? Come spiega l’avvocato Francesca Romana Lupoi, uno dei relatori del convegno dell’11 maggio, in questa intervista:
“E’ una sorta di patrimonio segregato, separato rispetto a quello personale del soggetto che lo gestisce: nel fondo in trust, si va a mettere una somma, un bene mobile o immobile, secondo modalità molto flessibili (per esempio, anche con versamenti periodici, ndr): e questo viene ‘consacrato’, destinato esclusivamente alla finalità prevista. E nessuno può toccarlo, se non il beneficiario”. Il trust, insomma, ha bisogno di tre soggetti: un “disponente”, ovvero il proprietario del bene; il beneficiario; e il “trustee”, ovvero colui che è chiamato a gestire quel bene, secondo le modalità e le volontà indicate dal disponente.
Un analogo incontro di approfondimento sul trust si era svolto a marzo 2016 dall’associato Uneba Veneto Opera Immacolata Concezione, a Padova.
Il disegno di legge “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, ribattezzato dai media “legge sul Dopo di
Noi”, prevede tra l’altro la copertura delle spese legate alle detraibilità delle polizze assicurative e le agevolazioni tributarie per la costituzione di trust, ovvero fondi fiduciari che abbiano come finalità esclusiva la cura e l’assistenza delle persone disabili. Fondi cioè che diano ai famigliari di una persona con disabilità la garanzia che anche ci si prenderà cura di lui o di lei anche quando nessun altro potrà farlo. Dedicato ai trust è l’articolo 6 del disegno di legge in questione (ddl 2232), approvato alla Camera e dal 20 aprile all’esame della Commissione lavoro del Senato. Seguine l’iter parlamentare.
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