Per il 2013 il Fondo complessivo per la non autosufficienza per la Regione Veneto è di 735 milioni 328 mila euro di cui 714 milioni 235.500 del Fondo Regionale e 21 milioni 92 mila 500 dal Fondo nazionale.
Lo sancisce la delibera 319/2014 della giunta del Veneto, pubblicata sul bollettino regionale dell’8 aprile 2014: di fatto le risorse 2013 vengono ripartite tra le Ulss del Veneto a 2013 terminato, quindi quando sono già state spese.
Uneba Veneto e Uripa avevano denunciato la riduzione delle risorse per la non autosufficienza per il 2013, e la riduzione prevista per il 2014, in un’audizione alla commissione regionale bilancio.
I 735 milioni sono così suddivisi:
- 696,1 milioni per prestazioni comprese nei Livelli essenziali di assistenza (Lea): residenzialità anziani, residenzialità disabili, semiresidenzialità disabili, domiciliarità anziani e disabili. Le prestazioni Lea nel dettaglio
- 18,4 milioni per i Lea aggiuntivi regionali che comprendono residenzialità per persone con disabilità in Rsa, trasporto delle persone con disabilità ai centri diurni, integrazione delle impegnative di cura domiciliare. Le prestazioni extra Lea del Veneto nel dettaglio
- 20 milioni a gestione accentrata, cioè non ripartiti tra le Ulss, al cui interno c’è anche un “contributo straordinario del valore massimo di euro14,00 pro capite pro die a rimborso delle maggiori spese di rilievo sanitario sostenute per utenti non autosufficienti privi di impegnative di residenzialità, laddove occupino un posto letto all’interno di un centro di servizio autorizzato all’esercizio ai sensi della L.R. n. 22”. Per questi contributi straordinari sono a disposizione 3 milioni 183 mila.
La Regione inoltre riserva 5 milioni per “servizi territoriali alternativi ai centri, a carattere diurno, finalizzati allo sviluppo delle capacità abilitative delle persone con disabilità”.
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