Nell’attuale contesto socioculturale è ancora possibile una cura per l’umano capace di dare speranza a malati e sofferenti?
Come coniugare esigenze e conseguenze di un sistema che talora non aiuta la sostenibilità delle istituzioni con la fedeltà alla mission e una cura integrale della persona senza la quale dette opere non hanno ragion d’essere?
Sono le domande lanciate da don Carmine Arice, direttore dell’ufficio di Pastorale della Salute della Cei, nell’invito, inviato ad Uneba, per il seminario di studio “Opere di nuovo umanesimo: a quali condizioni?” in programma mercoledì 29 aprile al Policlinico Gemelli a Roma. Saluto iniziale del segretario generale della Cei mons.Nunzio Galantino. Conclusioni di mons.Luigi Bressan, presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e della salute.
Qui sotto o qui il programma del seminario.
E’ richiesta l’iscrizione, da fare a salute@chiesacattolica.it o 06 66398477
Si tratta di un appuntamento in preparazione al Convegno Ecclesiale Nazionale dal 9 al 13 novembre 2015 a Firenze, sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Come segnala la newsletter della Pastorale della Salute della Cei, un secondo seminario in vista di Firenze sarà il 29 maggio a Roma sul tema “Umanesimo e umanizzazione della medicina”, mentre il convegno nazionale di direttori e operatori di pastorale della salute sarà ad Assisi dall’8 al 10 giugno sul tema “Con lo sguardo di Cristo nel mondo della sofferenza – Cinque vie per una comunità degli uomini più giusta e fraterna”.
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