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Disabili – Gli impegni della politica su lavoro, certificazione, vita indipendente, accessibilità, livelli essenziali, empowerment…

Il “Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità” individua interventi per dare piena attuazione in Italia alla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità dell’Onu, ratificata dall’Italia nel 2009.

Approvato con decreto del Presidente della Repubblica 4 ottobre 2013, il Programma è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2013.

Il Programma individua sette linee d’azione anche se, come spiega la relazione illustrativa, questi impegni hanno “carattere meramente programmatico” e saranno “finanziabili nei limiti degli stanziamenti previsti”, mentre “gli impegni assunti alla presentazione alle Camere di nuovi provvedimenti legislativi saranno condizionati al rispetto della disciplina ordinaria in tema di programmazione finanziaria”

Le sette linee di intervento del Programma di azione in sintesi

1 – Revisione del sistema di accesso e riconoscimento/certificazione della condizione di disabilità e del modello di intervento del sistema socio-sanitario

Riforma della legge della legge 104/92 con introduzione specifica della definizione di “persona con disabilità” e di un nuovo sistema di valutazione della condizione di disabilità.

Aumento percentuale delle risorse destinate ai processi di inclusione sociale.

2 – Lavoro e occupazione

Legislazione più efficace nell’offrire alle persone con disabilità occasioni di lavoro.

Miglior funzionamento del collocamento mirato previsto dalla legge 68/99.

3 – Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l’inclusione nella società

Fissare criteri guida per la concessione di contributi, per la programmazione degli interventi e servizi e la redazione dei progetti individualizzati per la “vita indipendente”.

Definire standard e criteri minimi per autorizzazione, funzionamento, riconoscimento, accreditamento del servizi per la promozione della vita indipendente pubblici o privati.

Rafforzamento di ruolo e competenze dell’amministratore di sostegno.

Domiciliarità e residenzialità: le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere luogo di residenza e dove / con chi vivere.

Diritto del cittadino con disabilità e dovere del sistema socio-sanitario, di elaborare in accordo e condivisione, una progettazione personalizzata, e la definizione di un budget integrato di progetto anche con previsione di investimenti decrescenti in funzione degli obiettivi raggiunti e consolidati, e una chiara identificazione delle responsabilità di realizzazione, e monitoraggio (case management) degli interventi. Libertà di scelta dei servizi accreditati attivabili a fronte del progetto. Possibilità di forme di finanziamento diretto alla persona.

4 – Promozione e attuazione dei principi di accessibilità e mobilità

Adozione dei regolamenti attuativi per la eliminazione delle barriere architettoniche.

Inserimento nei curricula scolastici ed universitari delle tematiche relative all’accessibilità.

Promuovere il diritto all’accesso alle tecnologie e ai media.

5 – Processi formativi ed inclusione scolastica

Potenziare l’inclusione scolastica degli alunni con BES (bisogni educativi speciali).

Offrire la garanzia, in termini organizzativi e/o normativi, della continuità del rapporto docente di sostegno/alunno.

Garantire un sostegno quantitativamente e qualitativamente adeguato alle necessità educative individuali degli adulti con disabilità nei CTP, nei Corsi Serali nei centri di formazione professionale, nei tirocini lavorativi e nei servizi socio-sanitari.

6 – Salute, diritto alla vita, abilitazione e riabilitazione

Individuare i livelli essenziali di assistenza sociale e socio-sanitaria alle persone con disabilità.

Ridefinire in modo univoco nella legislazione italiana i concetti di gravità e di non autosufficienza.

Sostegno alla fase prenatale e neonatale: tutela dei bisogni del bambino con disabilità.

Assicurare il diritto all’empowerment delle persone con disabilità tramite interventi per la riabilitazione e abilitazione precoce e per quella continua nonché gli specifici interventi riabilitativi e ambulatoriali, a domicilio o presso i centri socio riabilitativi ed educativi a carattere diurno o residenziale.

Riforma delle attività di riabilitazione e abilitazione a partire dai bisogni abilitativi delle persone con disabilità con necessità di sostegni intensivi come le disabilità intellettive e relazionali e la salute mentale. Riforma dei criteri di accreditamento. Riduzione della frammentazione dei servizi di riabilitazione.

7 – Formulazione di un Piano di azione per le persone con disabilità della Cooperazione Italiana

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