E’ probabile che l’obbligo per gli enti del Terzo Settore di pubblicare sul proprio sito i dettagli su i contribuiti ricevuti da enti pubblici slitti al 2019. O meglio, che per il 2018 non ci siano controlli sulla sua applicazione e non ci siano sanzioni.
Lo afferma il Sole 24 Ore attingendo a fonti interne all’Autorità nazionale anticorruzione per sviluppare il proprio ragionamento.
Si riferisce agli obblighi di trasparenza per gli enti non commerciali, che la legge 124 del 2017 (articolo 1, comma 125) impone “a decorrere dall’anno 2018”. e riguardano “le informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle medesime pubbliche
amministrazioni e dai medesimi soggetti nell’anno precedente.
Secondo il Sole, quell’ “a decorrere dall’anno 2018” della legge 27 concretamente significherà entro il 28 febbraio 2019 gli enti interessati dovranno pubblicare i contributi ricevuti nel 2018. Non significa, invece, che entro il 28 febbraio 2018 sia necessario pubblicare i contributi 2017 con rischio di pesanti sanzioni se non lo si fa.
In ogni caso, Uneba sta sollecitando il Governo per un ulteriore definitivo pronunciamento che confermi la tesi espressa dall’Autorità Anticorruzione così da garantire la certezza assoluta dei termini legislativi agli enti propri associati,
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