Skip to content

Calabria – I tetti a prestazioni e personale imposti dal commissario costringeranno le strutture extraospedaliere a licenziare

In Calabria il commissario che gestisce la sanità regionale ha fissato, con il decreto 26/2016tetti di spesa mensile ai ricoveri nelle strutture di assistenza extra ospedaliere – tra cui molte associate ad Uneba – al punto da bloccare anche l’erogazione di prestazione sanitarie vitali.
Di fatto sono ridotte tra il 10% e il 30% le prestazioni, proprio in una Regione già molto carente nella sanità territoriale.
Lo stesso decreto 26 fissa i limiti del personale in rapporto ai limiti massimi di prestazioni e di spese: questo significa per le strutture dover ridurre il personale di 700 unità o proporre contratti di solidarietà. Anche perché se le strutture non firmassero i contratti con le Aziende sanitarie, avrebbero la sospensione dell’accreditamento, primo passo verso la chiusura.
Pertanto Uneba Calabria, Anaste Calabria, Aris Calabria, Aiop, Agidae e Crea, pur in attesa dell’esito del ricorso contro il decreto 26, annunciano che, se la situazione non cambierà, “all’esito della sottoscrizione dei contratti 2016, le strutture si vedranno costrette –loro malgrado- a dover contattare i sindacati per intraprendere le procedure previste per la riduzione del personale o delle ore pro capite in proporzione alla percentuale di abbattimento delle prestazioni storiche precedentemente erogate”.
Per saperne di più:
qui di seguito, il comunicato stampa congiunto di Uneba Calabria e le altre associazioni
Già ad aprile associazioni datoriali e sindacati avevano fatto fronte comune contro il decreto 26.
COMUNICATO STAMPA
Il coordinamento delle cinque associazioni che rappresentano le strutture di assistenza extra ospedaliere accreditate si preparano a ridurre il personale di 700 unità o a proporre contratti di solidarietà a seguito degli effetti del Dca n° 26/2016. Lo comunicano con una lettera inviata alle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e per conoscenza al Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, al direttore generale del Dipartimento Riccardo Fatarella e ai commissari per il piano di rientro Massimo Scura e Andrea Urbani.
I rappresentanti di Uneba, Aiop, Anaste, Aris, Agidae, Crea Calabria, fanno presente nella lettera che il Dca n° 26 che fissa i tetti di spesa mensili per il 2016 e un taglio alle prestazioni, “sta producendo effetti devastanti, facilmente prevedibili, nel delicato settore degli anziani non autosufficienti, dei disabili e di tutta la sanità territoriale.” In particolare – spiegano che “oggi si assiste a ricoveri d’urgenza disposti con ordinanze dei sindaci mentre i Distretti si vedono obbligati a prorogare i ricoveri per un periodo superiore (stante la gravità dei casi) rispetto alla scadenza amministrativa.” Inoltre “gli stessi Distretti, comunicando la presenza delle liste di attesa, condizionano i ricoveri alla dichiarazione dell’amministratore della struttura di non superare il budget mensile.” I rappresentanti delle strutture si chiedono se è “mai possibile negare prestazioni sanitarie vitali perché si sfora non il budget di contratto annuale ma quello mensile?” e di conseguenza “chi è in lista di attesa a casa cosa deve aspettare la morte o augurarsi il decesso di qualcuno per potersi liberare un posto di ricovero. Una vera e propria macelleria sociale!”
Tutto ciò si verifica, fanno notare le associazioni “nonostante le verifiche dei tavoli ministeriali ed i richiami (la Calabria vanta l’ultimo posto nella classifica del Livelli essenziali di assistenza) di aumentare l’offerta ed il numero dei posti letto nel settore della sanità territoriale”. Invece, “non solo è stato fatto alcunché per colmare le carenze ma con gli effetti del Decreto 26 si è provveduto a tagliare dal 10% al 30% le prestazioni, già scarsamente assicurate. Le drammatiche ricadute degli effetti del DCA n. 26/2016 non colpiscono solo gli ammalati ma anche il personale dipendente. Il Decreto, infatti, prevede che il personale debba essere rimodulato in relazione al limite massimo prestazionale e di spesa prefissata nel Decreto 26, con conseguente licenziamento di oltre 700 operatori. Ebbene, -nonostante le Associazioni di categoria abbiamo impugnato il DCA n. 26 e sia pendente il giudizio dinnanzi al TAR di Catanzaro; -nonostante nelle strutture siano ricoverate –con regolare autorizzazione delle Asp competenti- persone ritenute “in esubero” dal DCA n. 26/2016; -nonostante sia, attualmente, aperto un Tavolo Tecnico per la riorganizzazione dell’assistenza territoriale, che potrebbe determinare diverse soluzioni alle problematiche de quibus, le Aziende Sanitarie provinciali stanno convocando le strutture per procedere alla firma dei contratti, in base al DCA n. 26. Per gli Enti il rifiuto di firmare i contratti comporterebbe la sospensione dell’accreditamento e la conseguente chiusura” . Pertanto le Associazioni di categoria comunicano che “all’esito della sottoscrizione dei contratti 2016, le Strutture si vedranno costrette –loro malgrado- a dover contattare i Sindacati per intraprendere le procedure previste per la riduzione del personale o delle ore pro capite in proporzione alla percentuale di abbattimento delle prestazioni storiche precedentemente erogate.”

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

HAI DOMANDE O DUBBI?

I commenti dei lettori sono benvenuti. Dopo un rapido controllo, li pubblicheremo tutti, tranne quelli che contengono insulti o non hanno a che fare con Uneba. Uneba non può prendersi l’impegno di rispondere a tutti i commenti.

Agli enti in regola con la quota di adesione all’Uneba offriamo un servizio di assistenza gratuita sull’applicazione del contratto Uneba: è necessario inviare il proprio quesito a sail@uneba.org. Come da Regolamento Uneba, non sarà data risposta a quesiti provenienti da singoli lavoratori.

Potrebbe interessarti

Raccontiamo ai giornalisti la realtà delle residenze per anziani, noi che la conosciamo

Raccontare ai giornalisti la realtà del settore sociosanitario italiano e del Friuli Venezia Giulia, per dare ai giornalisti
Leggi di più

Dalla Cina per studiare La Provvidenza di Busto Arsizio

Sei dirigenti e formatori del Beijing College of Social Administration di Pechino (BCSA) e membri del Training Center
Leggi di più

Adenauer, De Gasperi, Schuman: mostra sull’Europa con Uneba

E’in collaborazione con Uneba Lombardia, Uneba Lecco e Uneba Monza Brianza la mostra “Unione Europea, storia di un’amicizia.
Leggi di più

Record di centenari da Guinness – Il 4 maggio il tentativo a Padova

Sabato 4 maggio 2024 alla Civitas Vitae di  Padova il più grande raduno di centenari al mondo, da registrare
Leggi di più

Concorso di cucina per Rsa: vince San Vito al Tagliamento, associata Uneba

La Rsa con la cucina migliore è l’associato Uneba Friuli Venezia Giulia Casa di riposo “Parrocchia Ss. Vito
Leggi di più

Exposanità – Stand di Uneba

Uneba è presente a Exposanità allo stand A40 del Padiglione 32. Un particolare ringraziamento a chi ha contribuito
Leggi di più

Risk management nel sociosanitario – Voci dal convegno di Bereguardo

Riceviamo e pubblichiamo da Uneba Pavia sintesi del convegno “Il risk management nell’evoluzione del sistema sociosanitario”, patrocinato da
Leggi di più

Minori – Convegno Uneba a Napoli il 14 e 15 giugno 2024

“Il futuro delle giovani generazioni – Le sfide nel lavoro educativo e di cura” è il titolo del
Leggi di più

Sponsor