Chiedono i dipendenti di un’ente associato:
ma se io ho già sottoscritto privatamente un’altra assistenza sanitaria integrativa, cosa faccio?
Una ipotesi è rinunciare a quella privata ora che si può beneficiare di quella Uneba pagata dal proprio datore di lavoro.
In alternativa, il lavoratore può sommare le due assistenze, e ad esempio scegliere se chiedere il rimborso di una prestazione a uno o all’altro fondo,in base alle condizioni. Ovviamente non può chiedere rimborso a entrambi. Inoltre, il dipendente potrebbe avere convenienza ad includere i familiari nell’assistenza Unisalute anzichè l’altra. (La scelta in tal senso va fatta entro il 28 febbraio 2016).
In ogni caso, non è possibile rinunciare all’assistenza Unisalute e convertire in denaro in busta paga quanto l’ente Uneba paga per l’assistenza sanitaria al dipendente (5 euro per 14 mensilità, quindi 70 euro all’anno) la quota non può venire convertita in denaro, sia perchè non è previsto nel contratto nazionale firmato da Uneba e sindacati, sia perchè si tratta di due erogazioni diverse fra loro e di natura diversa, soggette a normative diverse.
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