L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro è in grave ritardo nei pagamenti agli enti che erogano prestazioni alle persone fragili, tra cui enti associati Uneba Calabria.
- quota sociale: l’ultima pagata è quella delle rette di settembre 2016
- quota sanitaria: l’ultima pagata è quella di gennaio 2017
Oltre a non rispettare gli impegni verso gli enti, la Asp di Catanzaro mette in difficoltà:
- le persone fragili, perché gli enti che non vengono pagati rischiano di non riuscire più a erogare le prestazioni
- i lavoratori, perché gli enti che non vengono pagati dalle Asp non riescono a saldare gli stipendi arretrati
- i fornitori, perché gli enti che non vengono pagati dalle Asp non riescono a pagarli
Uneba Calabria denuncia questa situazione in una lettera al Prefetto di Catanzaro Luisa Latella, con richiesta di un incontro, che il nostro presidente Ferdinando Scorza firma assieme ai presidenti di Anaste Calabria e Agidae Calabria.
Potete leggere la lettera qui sotto, o scaricarla da qui.
“Tutte le strutture del comprensorio – scrive Uneba Calabria al Prefetto – versano in gravissime difficoltà economiche per l’incomprensibile atteggiamento assunto dall’Asp di Catanzaro che omette i dovuti pagamenti. (…) Non esistono motivi che possano giustificare il gravissimo ritardo nei pagamenti, ancor di più ove si pensi che l’ASP di Catanzaro sembrerebbe essere l’unica tra le Aziende Sanitarie della Regione ad averlo maturato. (…)
L’ASP di Catanzaro è l’unica a non aver ancora dato esecuzione al decreto commissariale n. 87 del 9 agosto 2016 che la obbligava al pagamento nei confronti di una serie di erogatori di una somma concordata a titolo transattivo (…)
Ed a nulla son valsi i numerosi solleciti, diffide e messe in mora che non hanno ‘stimolato’ neppure una risposta di spiegazioni e/o chiarimenti da parte dell’Asp”
AGGIORNAMENTO – Leggi la risposta di Uneba Calabria alle dichiarazioni del Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri,
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