Partirà il 10 settembre 2012 il censimento del no profit dell’Istat.
Lo ha annunciato l’Istat, fornendo anche alcune indicazioni sulla metodologia che impiegherà.
Agli enti verrà chiesto di fornire dati sulla loro attività e le proprie risorse umane ed economiche alla data del 31 dicembre 2011. I risultati dovrebbero arrivare nel secondo semestre 2013.
Il questionario si potrà compilare su internet oppure andrà consegnato nei centri di raccolta, proprio come avvenuto per il censimento della popolazione.
Per no profit l’Istat, come spiega nel Piano generale del censimento, intende “unità giuridico economica, dotata o meno di personalità giuridica, di natura privata, che produce beni o servizi destinabili o non destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, non ha facoltà di distribuire, anche indirettamente, profitti o altri guadagni diversi dalla remunerazione del lavoro prestato ai soggetti che l’hanno istituita o ai soci”. Fanno parte del no profit associazioni riconosciute e non, fondazioni, cooperative, ong, organizzazioni di volontariato, onlus, partiti politici, sindacati, associazioni di categoria, enti ecclesiastici civilmente riconosciuti.
Il precedente censimento del no profit è del 2001: risultarono 235 mila istituzioni non profit, con 500 mila dipendenti e 3 milioni e 335 mila volontari.
No comment yet, add your voice below!