Martedì 4 ottobre era la Giornata del Dono, istituita dalla legge 110/2015.
Sapendo che per molti degli enti associati Uneba le donazioni sono un elemento fondamentale, tanto per tenere forte il legame con il territorio quanto per proseguire o impreziosire il servizio alle persone assistite, ecco alcuni dati sulla donazione in Italia, tratti dall’indagine “Gli Italiani e le donazioni”, realizzata da Eurisko e riassunta qui e qui, e da dati Istat
Chi sono io che dono
Dieci anni fa donava il 30% degli italiani, oggi solo il 20%. Ma ancora nel 2015 eravamo al 23%
Donano di più le persone con più di 55 anni, che sono anche quelle che fanno più volontariato.
Le categorie con maggiore propensione alla donazione appaiono essere pensionati e dirigenti, molto più di imprenditori e commercianti.
Quasi due donatori su tre sostengono più di un ente.
Dono anche dopo morto
Cresce dal 9% al 14% la percentuale di chi ha disposto un lascito solidale o ha intenzione di farlo.
Quanto dono
Il 48% di chi ha donato afferma di avere donato meno di 30 euro in un anno.
Calano le donazioni sotto i 100 euro, aumentano quelle sopra i 100 euro e quelle sopra i 200 euro.
Ogni anno si donano circa 5 miliardi di euro alle organizzazioni non profit che operano in Italia.
Come dono
A chi dono
Prima per donazioni ricevute è la ricerca medico scientifica, sostenuta dal 10% degli italiani.
I due modi principali con cui il donatore conosce gli enti a cui dona sono il passaparola e l’incontro faccia a faccia (es. banchetti).
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