Con una nota congiunta, Uneba Calabria e le rappresentanze calabresi di Aiop, Anaste, Aris ed Agidae chiedono chiarimenti ad Agenzia delle Entrate, al Ministero dell’Economia e Finanze ed alla Regione Calabria sugli adempimenti per la trasmissione dei dati al sistema Tessera Sanitaria in vista della realizzazione dei 730 precompilati.
Leggi la nota di Uneba Calabria e delle altre associazioni
In un incontro di Regione e Sogei con i rappresentanti delle strutture, si legge nel testo, “è stato suggerito alle strutture di inviare (al Sistema Ts, ndr), comunque, i dati relativi alla quota a carico dell’utente (che ha carattere esclusivamente alberghiero e si ascrive alle spese in capo al fondo sociale) per non incorrere in problemi e possibili sanzioni. L’invio di questi dati con il codice AA renderà in partenza il 730 precompilato inattendibile, perché si riferisce a spese non sanitarie, e pertanto né detraibili, né deducibili. Inoltre, in caso di Ospiti non convenzionati, l’invio delle fatture emesse farebbe configurare l’intero dato di costo di ricovero come interamente deducibile/detraibile”.
Ma agire così, secondo Uneba e le altre associazioni, sarebbe “fuorviante per il Sistema ideato”, potrebbe “ingenerare nell’Utente la convinzione che le spese fatturate siano deducibili, portandolo a confermare una dichiarazione errata” e comporterebbe “adempimenti che andrebbero ad aumentare inutilmente i costi di gestione delle imprese”.
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