Premi di risultato e welfare aziendale – Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Con la circolare 5/E del 29 marzo 2018 l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sulla disciplina dei premi di risultato e del welfare aziendale, anche alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2018.
Tra i tanti temi trattati nelle 45 pagine del documento:
- ambito di applicazione dell’imposta sui premi di risultato
- ruolo della contrattazione collettiva nell’applicazione dei benefit
- conversione del premio di risultato con beni e servizi, o con contributi alle forme pensionistiche complementari
- premi di risultato in aziende senza rappresentanza sindacale
- è possibile attribuire un premio di risultato differenziato ai lavoratori, ad esempio a seconda dei giorni di assenza fatti, ed ugualmente applicare l’imposta sostitutiva
Possibilità di riparametrare il PdR a livello individuale in base a RAL, al settore di appartenenza o alle assenze del lavoratore durante periodo di maturazione del premio #PdR pic.twitter.com/dAn3NQLaRh
— welfareforpeople (@welfare4people) 3 aprile 2018
- non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente i contributi per polizze di long term care e per il rischio di non autosufficienza, nè, a specifiche condizioni, contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore
Si specifica che del che nell’f-quater) “NON concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente solo i contributi e i premi versati per le polizze ccdd. #LongTermCare e #DreadDisease
#welfareaziendale pic.twitter.com/Nkfvo6y9zL— welfareforpeople (@welfare4people) 3 aprile 2018
Sullo stesso tema l’Agenzia delle Entrate aveva anche pubblicato la circolare 28/E del 15 giugno 2016